giovedì 12 giugno 2014

KRIMINAL (1966) DI Umberto Lenzi


Sarà che Cagliari si candida a divenire Capitale della cultura europea per il 2015 (veramente!), sarà che il capoluogo sardo ha sempre avuto uno stretto legame col fumetto e col cinema, sarà che non è cosa di tutti i giorni poter vedere proiettato in sala un cinefumetto degli anni 60, sarà quel che sarà ma presso la Cineteca Umanitaria Sarda di Viale Trieste 118 c'è una rassegna  denominata "Cinema e Fumetto 2014".
 Nulla di strano o particolare, se  nel programma della rassegna non comparisse un film succosissimo, acconcissimo ai Corridoi della rediviva e resuscitata Cinematografia Patologica, risonante e retrò, in questi tempi di Cinefumetto ipertecnologico: parliamo del gioiellino KRIMINAL del 1966 diretto da quel monumento nazionale di Umberto Lenzi. Un vero e proprio Cult (o Kult?) della cinematografia e del fumetto mondiale   Poteva il vostro amichevole Primario di quartiere mancare ad un appuntamento così gustoso? No che non poteva,
ed infatti non mancò. Accompagnato dal prode et saggio Eug (che potete leggere qui se amate la Mitologia e le vicende di Uomini e Dei o qui se amate il fumetto d'autore e non ; potete inoltre leggerlo in libreria con il romanzo "Anno Mille: il libro dei viaggi" se amate il fantasy e i paradossi temporali!) e da un ineffabile e Misterioso sceneggiatore/ghostWriter che chiameremo per comodità MisterF, benedetti da un manipolo di giovani virgulti del "Centro internazionale del Fumetto" di Cagliari e dal suo gran sacerdote Bepi Vigna, inizia la visione!:
Pieghevole della rassegna "Cinema & Fumetto 2014"
particolare del programma
Appena evaso di prigione dopo aver rubato la Corona Inglese (!!!) ed essere scampato ad una condanna a morte, Kriminal (Glenn Saxon) apprende grazie all'ex moglie, di un giro di diamanti che dai Lloyds  stanno per passare attraverso le  mani della vegliarda assicuratrice Lady Gold (Esmeralda Ruppoli). Con un ingegnoso quanto farraginoso piano la vecchia farà viaggiare i diamanti con due gemelle Inge e Trude (Helga Linè in doppia interpretazione) una sola delle quali in reale possesso dei diamanti, Alle calcagna del nero eroe sta però l'Ispettore Miton (Luca Bosic) oramai ossessionato dalla cattura del criminale mascherato. Tra doppi tripli e quadrupli colpi di scena, ambientazioni internazionali tra Spagna e Turchia, coriacei avversari, tra i quali spicca, per rara bruttezza, Alex Lafont (Ivano Staccioli), il nostro eroe dovrà affrontare mille peripezie prima di poter sperare di stringere fra le sue mani l'immane tesoro....

Il guaio, quando si assiste ad un film datato ed ingenuo come questo, è che una scena che vuole essere drammatica susciti qualche risatina. Quando però ti trovi in una sala dove l'80 % degli spettatori è, oppure è stato, uno sceneggiatore, mastica cinema e fumetto d'azione da quando ha coscienza di sé, il risolino diventa una risata fragorosa, e tutto più o meno svacca. Così è successo questa volta.Va detto che il film risente:(a) del tempo che passa inesorabile e ci fa sempre più "nani sulle spalle dei giganti" e (b) del grande successo della saga di 007 interpretata da Sean Connery, che in quegli anni, volenti o nolenti, fu modello e canovaccio di ogni film vagamente spy (pena: flop al botteghino!).
 Nel film in esame non si è voluto, probabilmente per paura della falce censoria, ricalcare le caratteristiche del fumetto, violento, cinico e spietato, preferendo un prodotto  maggiormente accettabile. Mario Bava,  qualche anno, dopo nel suo Danger:Diabolik (1968)  calcherà la mano sull'estetica psichedelica, e sul "Modernariato", conscio di non poterne ricreare l'atmosfera nera e criminale.
Gli errori di gioventù ad uno come Umberto Lenzi si perdonano facilmente, ma devo dire che la pellicola ha dei buchi narrativi tipo voragine su asfalto di dubbia qualità. Alcune trovate sono pure carine, i segnali dello sceneggiatore e soprattutto del regista che sarà ci sono e sono ben visibili. La cosa più bella di tutto il film è la resa del costume da Kriminal, è impressionante quanto ,soprattutto la maschera sia di buona fattura e ottimo effetto visivo, considerando che sarebbe potuto essere, visti altri esempi del tempo, un inguardabile costume da pupazzone.


Altre sono le cose che  fanno accapponare la pelle: la trovata delle gemelle che trasportano i diamanti, ad esempio, è una specie di vicolo cieco logico. Il personaggio dell'Ispettore Milton sarebbe azzeccato solo se si fosse voluto rappresentare l'ottundimento e l'inettitudine,capace di deduzioni investigative lontane qualche galassia persino dalla Signora Fletcher!!!
L'infallibile Milton...
Personaggi che si incontrano fortunosamente in luoghi improbabili (quante possibilità ci sono di incontrare una tipa conosciuta ad una festa nel deserto?).
 reincontrare una tipa, conosciuta ad una festa, nel deserto: !Kriminal lo può
Ma, come detto, il gusto estetico ed il mestiere del Lenzi che sarà c'è tutto: nelle inquadrature, negli esterni, in qualche abbozzo di inseguimento, in certe scelte stilistiche (come nella scena del manichino dentro la doccia, sequenza a tratti geniale...) ed almeno  in un travestimento di Kriminal ci puoi vedere pure er Monnezza!
Umberto Lenzi giovine e scatenato !
Veniamo all'attore  protagonista, al buon Glenn Saxon,  l'Olandese che veste i panni di Kriminal. 
E' probabilmente l'unico ad uscirne bene dalla pellicola. Come sostengono molti, la sua interpretazione è senz'altro debitrice di quella di Connery su gli 007, ammicca e sorride come lui, è atletico , splendido splendente e gli vengono confezionate  "pause drammatiche" Bondiane che lui interpreta alla perfezione. Però ci mette pure tanto del suo e sarebbe ingiusto non riconoscere allo slavato Glenn un bel talento come già si era notato nel western  "Django spara per primo"...
Glenn Saxon 

Cantico di un fumettofilo errante.....
 Usciamo, per un momento, dalle disamine cinematografiche per tuffarci  nel mondo di carta da cui Kriminal proviene. Come accennato, il personaggio nasce dalla penna di Max Bunker. Ai suoi esordi Kriminal appare come un antieroe nero, vero e proprio rivale, nelle edicole, del blasonatissimo Diabolik. Aggiunge alle tematiche antieroiche un certo gusto violento ed efferato con acuti a tratti Sadomaso, il tutto impastato con un po' di sesso, giusto per scandalizzare i granitici benpensanti degli anni 60. Infatti, La testata ebbe un mucchio di problemi con la censura, e con l'opinione pubblica che, stupidamente, la riteneva corresponsabile, insieme agli altri eroi neri che popolavano le edicole in quegli anni, della recrudescenza della violenza metropolitana che iniziavano ad imperversare per tutto lo stivale. Violenza che qualche anno più tardi sarebbe sfociata nel terrorismo di matrice politica e nel crimine organizzato, a dimostrazione che era la società ad essere diventata così e che i fumetti ne avevano solo anticipato le mosse...
Kriminal è un diseredato , uno di quelli che hanno perso tutto violentemente ed altrettanto violentemente vogliono riprendere tutto, anzi di più.
La sua è una violenza efferata, spesso senza senso, sempre per un tornaconto economico o legale.
A decretarne il successo nazionale furono inoltre gli splendidi disegni del mai troppo compianto Magnus, il suo bianco e nero maniacalmente perfetto e brillante, la cura nei dettagli, il tratto caricaturale ma realistico, scolpirono negli occhi dei lettori del tempo un personaggio indimenticabile.



La colonna sonora del jazzista Romano Mussolini orchestrata dal maestro Pregadio ha in sè i ritmi bossa e jazz tipici della musica Cinedelica, tanta sperimentazione e qualche sonorità etnica. Da qualche anno questa colonna sonora, insieme a  quella del film Satanik (degli stessi autori) è stata ristampata ,anche in vinile, con grande gioia degli estimatori. Evitiamo, volutamente in questa sede, ogni commento sopra questo musicista, figlio del "Mascellone" e padre di Alessandra, sembra infatti ingiusto mischiare la politica alla musica, anche se.....


Il prossimo appuntamento della rassegna è per l'11 Giugno 2014, verrà proiettato il sequel di questa pellicola e cioè "Il marchio di Kriminal" (1967)di F.Cerchio al quale, molto probabilmente, a causa dei suoi infiniti impegni di pater familiae, il vostro Amichevole Primario di Quartiere non potrà assistere.....(peccato perchè a quanto pare è pure meglio del primo!).

Titoli di testa animati del film:

4 commenti:

  1. Porca miseria che pezzaccio! E' un peccato che dalle mie parti queste iniziative non le facciano mai (tra l'altro abbiamo avuto Albisola Comics nemmeno un mese fa, per dire... potevano fare una piccola apertura anche per il cinema) ma è comunque un bene che qualche blogger ripeschi simili perle nostrane! :)

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  2. Grazie babol, sono iniziative molto carine, quasi sempre gratuite e ci incontri persone veramente fantastiche, veri appassionati, ambienti che ti piacerebbe vedere più vivi ew frequentati, ma così siamo combinati...accontentiamoci :D

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  3. che dire di più (oltre all'infinita gratitudine delle citazioni e della compagnia nella visione...)?
    Forse si deve citare il pregevole tocco per cui quando ci sono da fare acrobazie, sotto il costume di Kriminal si nascondono un torace e un fisico ben più robusti di quelli del mingherlino Saxon?
    O le "guardate in camera" dello stesso Saxon, che ci paiono omaggio alle vignette?
    "Il marchio di Kriminal" era anche meglio, con titoli finali... all'inferno! Devi procurartelo, Doc! :-)
    EugM

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    1. Lo recupererò senz'altro...peccato non averlo potuto vedere con tutti voi!!!!

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Commentate, Gente, le visioni avute !!!...
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