giovedì 30 giugno 2011

I SETTE SAMURAI (1954) di Akira Kurosawa


 
E' deciso: sarà Lotta Continua contro l'Impero del terrore de l'Oscuro primario, nei corridoi e nelle stanze del reparto Di Cinematografia Patologica. La lotta sarà ardau e strenua, le truppe avversarie sono una sorta di polizia privata armata fino ai denti, ma il nostro manipolo è composto da patrioti ed eroi. Accampati nella medicheria del V Piano, resistiamo giorno dopo giorno, organizziamo difese e offensive....Spesso il morale è a terra, ma noi sappiamo come sollevarlo...Stipati in quella maledetta medicheria, proiettiamo pellicole che sappiano donare coraggio e nuovi Significati alla lotta...L'intramontabile "I SETTE SAMURAI" (titolo originale: Shichinin no Samurai  ( 七人の侍 ha fatto salire la fiducia delle truppe ai massimi livelli....


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Giappone, metà dell'era Sengoku (o degli stati combattenti :1468 - 1601), un medioevo di guerre, miseria e ingiustizia. Un villaggio di contadini, stanco delle continue razzie di cibo e donne, perpetrato da un folto gruppo di brigandi, decide  di assoldare dei Samurai-Ronin per la loro difesa. La ricerca si rivelerà da subito molto ardua, a causa dell'avidità della maggioranza dei Ronin del tempo, costantemente alla ricerca di azioni gloriose con cui riscattare la loro carriera e soprattutto qualche

lunedì 27 giugno 2011

IL DIVO- La Spettacolare vita di Giulio Andreotti- (2008) di Paolo Sorrentino



Giunge l'estate anche sulle desolate lande dell'Oscura Clinica, essa giunge dopo una primavera di intensi cambiamenti politici. Consci del "Gramsciano" richiamo, che ci vuole tutti "Partigiani", anche noi, personale medico e paramedico del reparto di Cinematografia Patologica, abbiamo parteggiato....e c'è chi ha pure, finalmente!,Vinto!!...
Ma siamo tutti ben consci che c'è stato un tempo ( e c'è ancora) in cui politica e oscure trame andavano a braccetto e tantissime sono state le pellicole che hanno cercato di disegnare queste nere parabole. Tra di essi IL DIVO, solleva ancora misteriose ombre fumose...


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Giulio Andreotti (un perfetto Toni Servillo), lo conosciamo tutti o no? (a meno di non essere stati su Antares negli ultimi 60 anni). L'uomo politico italiano più influente e potente dell'ultimo mezzo secolo, formatosi in tempi in cui la politica non era la barzelletta che è diventata oggi, ma un campo di battaglia duro e sanguinoso, ove tanti sono caduti. Lui no,

venerdì 17 giugno 2011

MILANO ODIA:LA POLIZIA NON PUO' SPARARE (1974) di Umberto Lenzi



L'Oscura Clinica, ospita in questi giorni un paziente molto speciale. La stanza 124 piano F, da tre giorni, ha sempre due "madame" a fare da piantone, a noi medici non è dato sapere CHI si trovi lì dentro,ed il suo vero nome è celato, chissà dove, dietro un anonimo Mario Rossi, così come recita la sua cartella clinica. Le bende celano il suo viso, che amiamo immaginare segnato dalla malavita, ma non i due occhi grigi e fondi, come riflessi di luce su canna di pistola, che ti scrutano mentre lo visiti.
Eseguiamo la terapia prescrittagli dall'Oscuro Primario senza conoscere i veri motivi della stessa, eseguiamo in segretezza intuendo solo i motivi di fondo, somministriamo forti dosi di Cinema Noir a cadenza di tre ore.
In questo momento scruta fiducioso lo schermo, in attesa della sua razione... è  MILANO ODIA: LA POLIZIA NON PUO' SPARARE.


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Giulio Sacchi (un Tomas Milian all'apice) è un delinquente di mezza tacca, emarginato perfino dai suoi simili,  un debole violento e pericoloso, prodotto da una Milano che non esiste più , che sapeva già emerginare, che come il resto d'Italia viveva la violenza quotidianamente, in anni che sono stati definiti di piombo. Tenta un definitivo, parabolico verso l'inferno, e devastante "colpo".
Con altri due compari :Carmine "Tabaccaio"