lunedì 19 dicembre 2011

ESSERE O NON ESSERE (1983) di Alan Johnson

 
   La vera età del prof.Grampasso è sempre più un mistero...Oggi infatti ha tenuto una lezione, molto importante, sulla pellicola preferita dai suoi genitori. Vinto da una tenerezza inusitata, per una mente analitica e scientifica come la sua, ci ha parlato della  antichissima isola del mediterraneo in cui è cresciuto. Lo schermo ci sollazzava con l'immortale opera prodotta da Mel Brooks : ESSERE O NON ESSERE del 1983 .
Inizia il suo viaggio fra i ricordi con parole incomprensibili...
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"Daq taH joq ghobe' Daq taH


nuqneH wIj juppu' Hop 'ej Sum! jIH neH Daq tlhap SoH Daq vam qo' QaQ poHmey 'ej Quch ,jIH tul SoH DIchDaq rur vam. jIH rur vetlh [very] 'ar 'ej SoH tlhob DaH qatlh jIH jatlh rur vam…..



[nell’interesse della chiarezza e della salute mentale, il resto di questa recensione NON sarà in Klingon] .




Mi è gradita l’occasione per mettere in chiaro un paio di cose: questo è un film di Mel Brooks, anche se alla regia c’è un altro nome; questo è il film da cui “La vita è bella”,”Trein de vie” e ”Ingloriousbastards”  , chi per un motivo, chi per un altro, hanno preso un gran bello spunto. Spiegoni a dopo, ma ci tenevo, ecco…
Non molto tempo addietro, ivi , facevo proprio riferimento alle volute o involute ispirazioni alle opere shakespiriane nel cinema. A discapito delle apparenze, questa deliziosa pellicola non è una di esse, bensì un’irriverente, satiricissima, spassosa ed intelligente critica del Nazismo. Ma anche un delicato ed ironico dipinto del Teatro e di tutti i suoi componenti.
E’ un remake affettuoso, ingenialito sebben fedelissimo, dell’omonimo “To be or not to be” di quel

mercoledì 14 dicembre 2011

DRUNKEN MASTER (1978) di Yuen Wo Ping



Anche se siamo stati sradicati dal nostro habitat, per contribuire alla tecnoutopia di Nuova Avalon, è bello incontrare i nuovi amici  , come lo sono Terenzio TheDragon ,supervisore del settore Far East  e i suoi collaboratori Andrew MasterMoore ed ,il sempre prodigo di Consigli, Alexius Dadillah. Con essi esaltiamo la nostra passione per gli action movie targati Honk Kong, sparandoci lunghissime session di pellicole di arti marziali. Adesso illumina gli schermi neri ed avveniristici del teatro di cinevisione del settore, l'immortale Drunken Master, il film della svolta per il mito Jackie Chan...


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  Wong Fei Hung (Jackie Chan)(Freddy Wong nel pessimo doppiaggio Statunitense) Figlio del maestro di Kung Fu Master Wong , è uno scavezzacollo impenitente, piuttosto abile nell'antica arte trasmessagli dal padre. In profondità (in mezzo a tutta una coltre di smargiasseria e cazzonaggine) è un buono, perchè raddrizza torti rimanendo  mariuolo.Si caccia sempre nei guai, sicuro della sua forza . Trova però la

lunedì 12 dicembre 2011

LA MORTE HA FATTO L'UOVO (1968) di Giulio Questi


 I corridoi di Cinematografia Patologica si sono riempiti oggi delle divise arancio dei cittadini liberi del settore Thriller di Nuova Avalon. Il loro responsabile Charles Sicomore , un quarantenne giovanile dalla folta chioma a dal pizzetto mefistofelico ha fortemente contribuito al nostro progetto di implementazione di un paradigma etico nel programma cervello sintetico che permette la sopravvivenza dell'utopia tecnocratica fluttuante sugli oceani. Nel loro approfondimento del bizzarro e delle psicosi, vengono oggi a noi con i risultati dello studio su LA MORTE HA FATTO L'UOVO di Giulio Questi, dimenticata e stupefacente cinematografia italiana di fine anni 60....

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Anna (una navigata ma conturbante Gina Lollobrigida) e Marco (un complesso Jean Louis Trintignant)sono una coppia apparentemente felice, lei una ricca imprenditrice di pollame di qualche anno più grande, lui un intellettuale dirigente d'azienda . Vive con loro, nella sontuosa Villa con piscina, la bella

mercoledì 7 dicembre 2011

VALHALLA RISING :REGNO DI SANGUE (2009) di Nicholas Winding Refn


La scoperta, che il palazzo conduttore contenga in sé il più grande progetto che scienziato umano abbia mai potuto concepire, ha creato grande fermento tra gli studenti di Nuova Avalon.
Gruppi di giovani e giovanissimi studenti in Filosofia, Fisica o Letteratura Globale da tutti i settori della tecnoutopia, affollano a piccoli gruppi i corridoi di Cinematografia Patologica. Vogliono sentire le lezioni del prof.Grampasso ormai in pianta stabile nostro mentore  e collaboratore.
Sintetizzare il fulcro della nostra umanità, di tutto ciò che ci rende esplorativi, multisfaccettati ha implicato reazioni controverse.
Oggi io ed il prof.Grampasso eseguiremo un esperimento di doppia recensione, il campo di battaglia è un raro e prezioso film di Nicholas Winding Refn, è VALHALLA RISING :REGNO DI SANGUE (Fucking italians Subtitles!!!), a supervisionarci l'ecclettico Doc.Milvius ed il taciturno Doc.Bower.

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   (Doc.Massis)
"Basso medioevo oscuro e nord Europeo, il sole ha una luce troppo obliqua, la terra è selvaggia, chiassosa ma brulla, verde che tende al nero, vira  al rosso della violenza pura. One-Eye (Mads Michelsen....e dillo che non è il tuo nome ma l'anagramma di Michael Madsen... ) è una schiavo di invincibile potenza,

giovedì 1 dicembre 2011

TITUS (1999) di Julie Taymor

 

E' la resa dei conti col prof.Grampasso
Messo alle corde dalle incessanti domande del Dottor Milvius, alle logiche contorte mie e dalle intuizioni ficcanti del Doctor Bower, egli ha dovuto cedere, raccontandoci la verità su nuova Avalon, e sul palazzo conduttore.
"Colleghi miei," dice"la verità era celata per i più nobili e sacri motivi, la sicurezza di tutti noi".
Cosa Penserebbe il mondo li fuori "aggiunge " se sapesse che questa città fluttuante sugli oceani è controllata dal primo ed unico cervello sontetico mai esistito? Il palazzo conduttore contiene il cervello che controlla tutto dell'isola, dai Bruco bus alle strade scorrevoli, dai motori gravitazionali alle colture degli anelli periferici....Ma parliamone godendoci una buona Pellicola...ne ho giusta una che fa per noi ..è il Titus di Julie Taymor....". Quindi, cadenza le immagini con  parole calibrate....

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 “Le stelle non sono infinite, solo innumerabili [agli uomini]” arguiva Filippo Giordano Bruno da Nola dissertando di mondi plurimi ed Universo sterminato qualche annetto in anticipo, che volete che siano un quaranta decadi, sugli Einstein, i Clarck e compagnia immaginante.
Difficilmente computabili come le remote fiamme del firmamento sono da annoverarsi le trasposizioni cinematografiche tratte, ispirate,