venerdì 11 dicembre 2015

SECUESTRADOS (2010) di Miguel Angel Vivas



Madrid. Giorni nostri. Una banda di tre rapinatori incappucciati dalle vaghe origini Albanesi irrompe nella nuovissima abitazione di una famiglia borghese, composta da Jaime (Fernando Cayo) papà, Marta (Ana Wagener) mamma e la di loro giovane figlia Isa (Manuela Vellés). Inizia per la famigliola un Calvario nelle grinfie dei tre innominabili,accreditati come Head Thief, Young Thief, and Strong Thief. La situazione prende una piega piuttosto violenta quando uno dei rapinatori porterà il padre via dalla casa per svuotargli le carte di credito (prima e dopo mezzanotte per non privarsi di nulla), lasciando madre e figlia in balia totale dei due folli sequestratori. Sarà più forte l'avidità violenta e devastante dei rapinatori o la tenacia di chi vuole sopravvivere ad ogni costo dei sequestrati? le risposte verranno dopo un turbinio schizzante sangue di eventi disperati e claustrofobici, in una spirale di angoscia che ci accompagnerà fino all'ultimo e giammai consolatorio fotogramma.



mercoledì 2 dicembre 2015

DOPPIATI STA' BIRRETTA (2015) di BloggerSpersi



(TRATTO DA FATTI REALMENTE ACCADUTI)

 

Doppiati è meglio, io li vedo sempre così”.
La ragione perchè l' Aldo Barman ha pronunciato la frase ad una tacca in più del volume di tutta la conversazione precedente che si stava intattenendo a riempitivo tra un'ordinazione -per lui- e un boilermaker -per me- e l'altri, mi è lampante quanto scazzosa.
Era il nostro vecchio gioco, quando fui un abituè di questo pub e abitavo in questa città di mare che mi ha richiamato a sè non appena è insorta la tramontana novembrina che sa di sabbia fredda del mattino fin su in Pianura.
Che io amo aspettare. Una cosa qualsiasi arbitraria personale, per carità; che se c'è un appuntamento in ritardo mastico chewingum di ulcera peptica come se avessi smesso di fumare da tre giorni, e venir quaggiù a veder sorgere l'inverno vero come non si vedeva da qualche stagione mi permette di riflettere, leggere ponderate messi di carta impilata e ritrovare sapori amici e figuri idem.
Il padron di questa mescita similanglica ed io facemmo amicizia discussiva nella mia precedente permanenza in questa lande risopatatecozze e lui ci prese gusto ad usarmi, previo giusto quanto doveroso guiderdone benzinabile offertomi, per intrattenere la clientela Banconista Per Caso.
Cos'è un "Banconista Per Caso"(in seg.BPC) ? Trattasi di avventore saltuario od episodico che si parcheggia davanti al ponte di comando di un pub senza in realtà essere diretto proprio lì, chè si tratta di luogo frequentabile decentemente in presenza solo dai barfly diplomati o dagl'etilisti tecnici, in attesa di un tavolo libero o di qualcuno altrettanto.

 I BPC sono fonte di imbarazzo per i Veri Banconisti e di distrazione per il bartender, così Aldo, valutando acutamente le mie sordide capacità affabulatorie, quando poteva mi somministrava il malcapitato di turno a posto dei salatini per il mio aperitivo rigorosamente no food.
Quindi, se il proprietario ha deciso di coinvolgere nella diatriba sul doppiaggio dei film in italiano questo ragazzo in simil eskimo e sciarpa che pare Amundsen a due isolati dalla meta, alzando appositamente il tono della sua ultima osservazione, è perchè sa che mi potrò divertire e gli leverò l'incomodo da davanti.