martedì 17 giugno 2014

Le MiniRece: X-MEN- GIORNI DI UN FUTURO PASSATO (2014) di Brian Singer

Battezziamo oggi una nuova rubrica.
Una sorta di esperimento che coniuga l'esperienza del MicroBlogging sulla pagina FaceBook "Le Pellicole del DottorMassis" (da sempre legata al Blog di cinema che non ti aspetti) con quella più approfondita e ragionata dei nostri Corridoi. La frenesia, il poco tempo, i mille impegni della vita hanno contratto il numero di post e con esso le occasioni di approfondire  e raccontare noi stessi attraverso i Film. Negli ultimi tempi maggiore e più produttiva è stata l'attività sulla pagina nel Network Sociale, in una sorta di stream of consciousness breve in cui, spesso dopo aver visto un film o una serie, il vostro Amichevole Primario di Quartiere DottorMassis ed il suo socio Giocher commentavano ,a volte lapidariamente altre poco più approfonditamente, opere d'ingegno cinematografico di varia natura. Nascono così le Minirece, brevi e, speriamo, esaurienti recensioni che la frenesia non ha voluto fossero grandi recensioni!

Spiegati gli intenti, partiamo con l'ultima, in ordine temporale, fatica visiva a cui è corrisposta una breve fatica scrittoria su l'ultimo capitolo della saga degli X-Men di Brian Singer: DAYS OF  FUTURE PAST.


Ebbene Si, dopo anni di inedia e poltronite acuta, smosso il nostro sacrosanto posteriore dal divano verde vomito, ci siamo recati allo Cinematografo per la visione (accompagnata da Popcorn e Seven Up) del nuovo film sui mutanti tanto amati (rigorosamente no-3D).
Brian Singer torna alla guida e il suo tocco si vede e si sente.
Non è uno che indugia troppo sulle scazzottate il buon Brian, anche se dobbiamo dire, da fan assatanati, che avremmo voluto vedere qualche scontro mutanti / sentinelle in più. Ok, nella linea narrativa futura (dove si è visto Alfiere Blink!..finalmente!) gli scontri ci sono e sono pure belli, però , visto che siamo amanti di vecchia data non solo dei film ma anche dei fumetti, qualche combattimento in più con le Sentinelle modello 1.0 lo avremmo voluto.
I robottoni prima versione sembravano così belli nel loro sgargiante violetto che ci avremmo visto bene il buon Wolvie a smontarli pezzo per pezzo con i suoi artiglioni (anche se nel 1973 gli artigli erano ancora ossei). A proposito: ormai abbiamo uno Hugh Jackman completamente Wolverinizzato, spettacolare nella versione attempato/giovinescavezzacollo, una compenetrazione nel personaggio che ha eguali solo dalle parti di Robert Downey "Iron Man" Junior. Buono anche lo sforzo di collegare gli altri film della saga a questo episodio, in pieno stile Marvel continuity. Come al solito molto acconcio ilgiovine Xavier interpretato da James McAvoy, ho apprezzato soprattutto il parallelismo, mica tanto sottile, fra il siero, che gli riconferisce l'uso delle gambe ma lo priva dei poteri telepatici e della voglia di lottare, e l'Eroina, anche nella nostra realtà, tanto (troppo) diffusa negli anni 70.
Ho visto il film con uno spettatore completamente digiuno di fumetti che mi ha detto di aver seguito e capito tranquillamente tutta la storia e i collegamenti, questo è un pregio della versione cinematografica degli X-men, perchè uno dei difetti maggiori del fumetto, se non lo segui con certa assiduità, è che finisci per perderti nei mille rivoli della continuity Marvel, mentre al cinema, e in particolare in questo film, questo non avviene quasi mai. Certo non siamo ai livelli di Xmen First Class, che risulta essere un film più completo, con un sense of wonder più profondamente stimolato, senz'altro, dalla curiosità di voler vedere l'interpretazione dato della giovinezza di Xavier e Magneto, degli azzeccati coprotagonisti mutanti scelti, delle modalità del loro utilizzo. In Days of future Past si è voluta la quadratura del cerchio, si è osata qualche cazzatina di troppo (circondare la CasaBianca con uno stadio? andiamo, ci si aspetta molto meglio dal signore del Magnetismo interpretato da Fassbender...), si è introdotto il concetto di paradosso temporale (argomento sempre caro alla fantascienza), si è dato il La al prossimo capitolo, dove verrà introdotto uno dei nemici più acclamati e amati/odiati : En Sabah Nur in arteApocalisse!!! Già ci tremano i Baffi!

DottorMassis

Riprodotto integralmente da:

2 commenti:

  1. Pur non avendo i baffi me li farei crescere per l'occasione di farli tremare davanti ad Apocalisse (che però, al momento, pare un po' bimbominkia, eh!).
    Per il resto, gran bel filmone che ha fatto dimenticare quella ciofecazza di X-Men 3!

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  2. Io come ho sentito risuonare "En Sabah Nur" ero talmente emozionato che ho perdonato l'impersonificazione da giovinotto copiata spudora dall'alieno androgino di Stargate.
    C'è da dire che personalmente il film mi ha un po' annoiato, risentendo pesantemente del tocco registico di uno che ha affossato nella schifezza la prima trilogia. Troppa Mystica, solo perchè ora la interpreta l'Imperatrice del Soffocotto con statuetta annessa, troppa azione smarmellata a favore di inquadrature sceme e ripetute (tipo i pezzi di trasferimento sul jet privato, o Kitty perennemente acquattata sulle tempie del Wolvie). Comunque una dignitosissima sufficienza, guadagnata in un ambito dove i punti di riferimento sono parecchio eccellenti

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Commentate, Gente, le visioni avute !!!...
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