domenica 27 marzo 2011

KILL BILL vol.1(2003) e vol.2(2004) di Quentin Tarantino





Appena le bianche carni macellate della Sposa si impressionano sullo schermo, sappiamo che ci aspettano più di 240 minuti di visione. Se i nostri calcoli non sono sbagliati la nostra meta formativa è vicina, ma qui , nelle segrete di Cinematografia Patologica, il tempo non ha alcun senso,hanno senso solo le forme in movimento su di un diafano shermo.. sarà opera dell'oscuro Primario questa dolce euforia che ci pervade fin da primi minuti di Kill Bill??

Si è deliberato che la doppia opera del Tarantino verrà sancita e recensita come foss'un film unico (proprio come era nelle sue intenzioni e quei cattivacci delle major non gli hanno permesso!!).
Pensate ad un vol.1 come vostro primo tempo ed al Vol.2 come un secondo tempo..pronti? partiti...     

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     La Sposa (aka Black Mamba aka Beatrix Kiddo) (Uma Thurman)si fa 4 anni di coma ,e le va pure bene,dopo essere stata letteralmente maciullata, in stato interessante evidente, dalla Squadra Mortale Vipere Assassine di cui lei stessa faceva parte, capeggiata

lunedì 14 marzo 2011

GrindHouse:A PROVA DI MORTE (2007) di Quentin Tarantino






Costretti, ma non troppo, ad un sadico aggiornamento professionale, un nutrito gruppo di esperti in Cinematografia Patologica e Traumatologia da Celluloide (tra essi il quiscrivente Doctor Massis), viene legato mani e piedi alle comode poltrone in pelle umana site nell'Auditorium, nelle viscere dell'Oscura Clinica.
Loro Cerbero è "Il Primario", misterioso ed onniscente coordinatore di tutta la Clinica.
Dopo circa 4 ore sempre nella stessa posizione la stanchezza è tanta, ma un rombo lontano, che si fa vicino, ci rinfranca. E' l'inconfondibile suono della Dodge Challenge Ford del 1970, e ci porta verso un lungo viaggio, " A PROVA DI MORTE".
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Per commentare "A Prova di Morte" del 2007, non si può prescindere dal collocarlo come completamento di una idea artistica ben precisa. Tarantino vuole condividere con il regista Robert Rodriguez la creazione di quella atmosfera, ormai perduta, dei cinema degli anni 70 negli Stati Uniti. Ne nasce GrindHouse, un unico grande spettacolo con dentro due film, al prezzo di uno, intramezzato da gustosissimi trailer fittizzi, di film mai, o non ancora prodotti,

venerdì 11 marzo 2011

LE IENE (1992) di Quentin Tarantino
























Dopo, passa un tempo lunghissimo, percepito come tre settimane, passano in realtà pochi secondi, e siamo sempre qua, nella Tana delle Tigri della Patologia Cinematografica, legati alle nostre sedie, con i divaricapalpebre, il collirio (che il nostro primario sta già edulcorando di sostanze psicotrope), a revisionare l'opera omnia Tarantiniana.
Scorrono i primi fotogrammi e il balzo temporale lo facciamo tutti quanti, alla nostra adolescenza drogata dai film di Tarantino, a quei liberi anni 90 prestagnanti ogià stagnanti, vedi il tuo collega Dottor Bower, nei suoi fulgidi diciassette anni sorbirsi insieme a te per la decima volta Le Iene... e lo si gusta, con la stessa fotta d'un tempo.

Eccolo il primo vagito dell'anticristo della cinematografia mondiale!!, eccolo il manifesto di un modo di fare