giovedì 5 maggio 2011

PULP FICTION (1994)di Quentin Tarantino




Come atleti olimpionici nell'ultimo sforzo, ci lanciamo anche noi, poveri atleti della Cinematografia Patologica, verso l'ultimo agognato sforzo. I muscoli non sentono più tensione, come fossero liberi dalle stringhe in cuoio che li costringono; gli occhi non avrebbero più bisogno del "Collirio Più" che continua a gocciare, hanno visto la luce...
L'ultima fatica ci ricompensa, l'arte ci aspetta; Pulp Fiction olia le sue smisurate armi da battaglia.

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Mi piace pensare a Pulp Fiction come ad un "nocciolo"( duro ma antifisicamente inconsistente,apparentemente inerte ma radioattivo). Un'opera filmica-nocciolo dal quale tutti gli accenni, tutte le storie dentro le storie, diventano, lontane nel tempo futuro, a loro volta delle pellicole. Il film in questione può essere paragonato solo ad un altro film
Tarantiniano girato, oppure no, dal buon Quentin....
Le grottesche avventure di due Gangster Cazzoni ( Jules Winfield,un Samuel L. Jackson, raramente a questi livelli nella sua carriera successiva, e Vincet Vega ,un rivalutato ed ottimo John Travolta) si intrecciano con quelle del loro boss (Marcellus Wallace=Ving Rhame.. sicuramente vi ricorderete di lui per film come Out of Sight di Sodemberg e Misson:Impossible di DePalma, salve sono Troy Mclure....) e di sua moglie (Mia Wallace ,una Uma Thurman pre-Sposa hippie-dark ),con quelle di un pugile suonato (Bruce Willis nei panni di Butch Coolidge  ) , con quelle di Coniglietta e Zucchino (una coppia di rapinatori con i volti di Tim Roth ed Amanda Plummer)...e potremo continuare così fino a Mister Wolf (..si,si, risolve problemi ...Harvey Keitel) o al Capitano Koons (Christopher Walken).

                                                                                              .....una cura medievale....

                                                           "Cazzo che botta!!!..ho detto Cazzo che Botta!!!!"



                                                                "  .....Every Moddafukka one of Yaaa!!!"



                               Ci sono problemi?                      


                                                                       " Questo orologio........."


Un cast che: "Le iene " deve essere andato proprio bene , vero Quentin Jerome???

La sceneggiatura è come schizzi di dialoghi pop su di una tela nera e ocra. L'epopea della società del fast food riflessa sull'epopea di una vita criminale improbabile, che incute timore non solo con le armi, ma con la violenza del verbo, una rivoluzione non violenta, mentre ci sfila davanti ,veloce e adrenalinica.
In questo film conosciamo la vera essenza dei "Dialoghi D'azione" , che fanno ancora faville nei film d'Azione e nei fumetti supereroistici americani scritti bene( vedi Bendis,Warren Ellis, Alan Moore et alia).
Un tema di fondo che mi sembra di cogliere è quello del dualismo,ed  essendo un film basato principalmente sui dialoghi la cosa non dovrebbe stupirci. "Le parole contro i fatti" potrebbe essere un buon sottotitolo alla vicenda di Butch e Marcellus,"La stupidità contro il Misticismo" per le vicende di Jules e Vincent, "L'amore e L'avidità" per Zucchino e Coniglietta.
Le donne sono, come siamo abituati a sapere, emancipate, irriverenti e folli, come in "a Prova di morte", delle sorelline minori ancora un pò titubanti (tranne quella ritardata della fidanzata di Butch, Fabienne : Maria de Medeiros ).
                                                                                Me-hè-heee
Dal punto di vista attoriale spero sia chiara a tutti la grandezza di Samuel L. Jackson logorroico, mistico, letale , corrosivo,eroico, Blackexploitico, grottesco e cervellotico Gangster pasticcione (nei monologhi: ezechiele 25,17 c'è l'anima di tutto il personaggio)  e Harvey Keitel come Mr. Wolf (chiamatelo Winston...) altro personaggio shakespeariano del cilindro Quintiniano, semplicemente impeccabile, proprio come ci si aspetta dal vecchio risolutore.Molto intenso il Butch di Bruce Willis (nipote e figlio d'eroi di guerra, mercenario metropolitano).
Da notare anche il gioco autocitazionistico di John Travolta, coinvolto in una scena di ballo che lo farà ricordare nella storia del Cinema ( ... ma quale Febbre del Sabato Sera!!!!!).Cammeo anche per Quentin che interpreta l'isterico Jimmy .
Uma Thurman, John Travolta e Samuel L. Jackson hanno ricevuto la candidatura all'Oscar proprio per questo film, che ha, a sua volta, vinto la Palma d'oro al festival di Cannes nel 1994, e l'Oscar come miglior sceneggiatura originale (la sceneggiatura è scritta in coppia con Roger Avery)


    

  "Furiosissimo Sdegno" in partenza dal binario 8.


                                                                                              geghegeghegeghegè

La colonna sonora è forse la più fresca e sinceramente vintage tra quelle  dei suoi film. Massiccio l'apporto dei gruppi strumentali cari ai motociclisti come Dick Dale and his DelTones con " Misirlou" o i Surf Riders con "The lively ones" , come al solito di sano funky come i Kool and the Gang e Al Green e del Blues come Dusty Spriengfield con l'intramontabile "Son of a Preacher Man" (....abbiamo finito, con il Supersound degli anni 70...)

Ultima suggestione....Dopo averlo visto almeno venti volte, il film, ti ipnotizza con la sua destrutturazione temporale, nella quale trovi la ciclicità ,tutta Zen, delle vicende complicate che tornano sempre al loro punto di partenza....avevamo iniziato paragonandolo ad un duro nocciolò radiottivo...Un trippP nevvero??

                                                                                                                                                                                               


 



 
 Frase del film (con imago e video da suggerimento...):
 Jimmy: No, no rispondi, hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?
Jules Winnfield: No, non l'ho visto.
Jimmy: E sai perché non l'hai visto?
Jules Winnfield: Perché?
Jimmy: Perché non c'è scritto! conservare i negri stecchiti non è affatto il mio campo! È questo il motivo!







                                                                       Andate a prendere lo storpio!!























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Così come è iniziato, con uno schermo che si annerisce, finisce la nostra epopea d'aggiornamento monografico. 
I sensi vanno via, dopo migliaie di ore davanti allo schermo, o forse a causa dell'ipnotico magnetismo del nostro folle carceriere) tutto è sembrato un sogno, un sogno di celluloide...
Prima di addormentarci sulle nostre sedie contentive, ci chiediamo quando ci ringoieranno le lugubri stanze di Cinematografia Patologica?

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