mercoledì 24 febbraio 2010

TETSUO: The iron Man (1988) di Shinya Tsukamoto



Eccoci, per la seconda volta questa settimana, a recensire un nuovo, incredbile film.
Oggi parliamo di una pellicola giapponese, della fine degli anni ottanta; un opera che ha sensibilmente cambiato l'estetica nel cinema, soprattutto di quello Underground, un film dalla sensibilità e dalla tematica Postmoderna, Cyberpunk direbbe qualcuno.
La trama è quasi un accessorio di fronte l'incredibile esperienza visiva che vi aspetta: un auto-feticista (Shinya Tsukamoto, il regista è anche attore) adora infliggersi dolore, innestando nelle proprie carni, componenti meccaniche e metalliche.
In preda ad una violenta crisi, scappa per le vie della città , dove viene investito da una coppia di fidanzativ(Key Fujihara:Lei; Tomorowo Taguchi: Lui).
Credendolo morto lo gettano in una discarica e tornano a casa, non prima di aver consumato un rapporto sessuale disperato e patologico davanti al corpo del giovane. Una volta a casa Lui scoprira come le sue carni, come colpite da una maledizione o da un virus stiano mescolandosi e generando il metallo (spunta un condensatore dalla faccia). La metamorfosi è veloce e ben presto egli muterà dolorosamente aspetto e psiche divenendo un mostro disturbato e omicida , la sua umanità svanisce soffocata dalla violenza e dalla furia nel divenire un insensato scherzo della natura. Il dramma si perpetua, e perduta irrimediabilmente la sua umanità, il giovane, si ricongiungerà al giovane feticista, divenendo un corpo solo , un aberrante mostruosità, lanciata a folle velocità verso la distruzione del mondo.
Il film è Girato in un allucinante ed allucinato bianco e nero, con l'uso di effetti speciali, che rendono l'incredibile possibile.I dialoghi sono ridotti all'osso per lasciare spazio all'allegoria, al raccapriccio, all'isteria. La fotografia è resa nitida e sporca nello stesso tempo da una cura quasi maniacale nell'uso delle luci, curate dal regista stesso. Ci sono momenti in cui si rimane abbagliati dalla velocita e dalla luminosità delle scene.La colonna sonora ,a tratti rumoristica e ossessiva, è un ottimo corollario a tutta l'opera.
Tetsuo rappresenta l'urlo sotterraneo del cinema giapponese, un cinema che sa osare , che riesce a scaturire nell'osservatore sentimenti alieni o dimenticati, ma riconosciuti come facenti parte della natura umana.E' difficile etichettare con un genere Tetsuo, poichè sconfina parecchio: è ispirato da letteratura Cyber-Punk, dall' Horror, dal dramma psicologico (anche se io lo definirei "Dramma Psicotico"), deve inoltre molto alla fantascienza Giapponese degli anni 70 e 80...
Il messaggio di fondo è il dramma dell'uomo moderno, schiacciato da una tecnologia sempre meno umana, sempre più spersonalizzante, un virus che ci investe tutti, rendendoci meno umani.
E' Osannato da chi ama i Weird Movies, ma anche da chi cerca dal cinema esperienze forti e sopra le righe, inoltre, i cultori di David Linch troveranno, in questa geniale ed inovativa opera, i semi lasciati negli anni precedenti dal regista americano, che ha fatto del dismorfismo , dell'unione uomo / macchina, della possibilità di innestare l'artificialità nel corpo umano, e delle conseguenze di ciò, una delle sue tematiche principali (vedi soprattutto i suoi primi film).
Si può provare disgusto per questo film che è di sicuro un film per pochi, ma in realtà questo è L'Unico difetto per un film come pochi.


Durata: 67 min

Formato: B/N



Frase del film :
"Trasformiamo il mondo in una massa D'acciaio. Facciamolo arrugginire tutto cosi che si sbricioli nel cosmo. Facciamo ardere la terra con il nostro amore. Mettiamocela tutta!!!"


Voto: 8/10

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