martedì 19 maggio 2015

IL RACCONTO DEI RACCONTI (2015) di Matteo Garrone



Anteprima (postdatata) dalla Morgue

Uagliù, c'hann fatt o'pakk.  Essì.

 A tutti voialtri che passate e leggete, leggete e passate ma mai che leggiate abbastanza, ne hanno fatto diversi ed alcuni specifici che poi vi narro.
Al personaggio che rappresento nella vita reale, diversamente, ne hanno fatto uno solo e per definirlo userei tranquillo il termine "Contropaccotto" di PupiAvatiana memoria e qui ci spiego subito.
Alla prima visione del trailer, data astrana 15 del mese scorso, così parlai sul dominio di MarkZuck: <<Eh ma nessuno mi aveva detto che Garrone s'era messo affare GhemsofStronz per il grandescherNo!>>
Alchè, per il semplice motivo che effettivamente tutto richiamava a quella serie, dall'ambiente al cuore masticato, dal nudismo all'orco, dal nano al drago -che mai ne vidi un due minuti e nemmanco ho la lontana curiosità, ma che è companatico del mio Primario- quindi tanto mi bastava, glissai glassato.
Allora, poi.


Bellobello mi si venne a sottoporre l'opera cui il Matteo Garrone s'era preso il compito di metter in scena estratti à piacere,signò:
Courtesy of the IO
BUM.
 Biascicando ceneri di vergogna in botta brutta mi preparo all prima visione #filacentralepostocentrale che sapete di solito mi riservo se vado in sala cine. Bella domanda: perchè?
Beh, per l'affetto collassato che nutro per questi due specifici tomi, tra i fiori più profumati di squisitezza della mia libreria smargiassa: la prima riedizione tradotta ed annotata da Benedetto Croce nel 1925 di quello che fu a tutti gli effetti il libro che ispirò i Grimm, Perrault et Alt. a fare la medesima cosa a casa loro.Con William Butler Yeats tempo molto dopo ed idem Calvino Italo per il resto delle zone d'Italia.Campania esclusa chè già ci pensò il Maestro Giambattista Basile nel 1634.
Così come ebbi già modo di impararvi all 'inizio di QUI in tempi men che sospetti.
Con tutti i freni tirati, ma speranzoso per le precedenti cifre sceniche cui il regista ci aveva carezzato, mi sono ingoiato l'esca al velopendulo e contento ho preparato l'oftalmo a gustare sullo schermone non tanto le fiabe trucide e primitive contenute nella raccolta, quanto piuttosto la caleidoscopica varietà e bellezza senza pari della cornice narrativa e stilistica profusa dal buon guaglione del Sec. 17°, tanto resa giuggiolante alla fontana sanguinea di narice dal Benedetto Erudito di c.s.
Dato per scontato, comunque e davvero, che in questo genere di tracobetto ci potevo cascare solo e soltanto io di tutti voi che mi seguite a fatica attraverso queste righe, comprendendoci comunque pure l'occaso tutto dei recensori di questa pellicola visti in giro fin'ora, andiamo ad elencare lesti le trappolone volte ad ingolosire tutti gl'altri che questo libro non ce l'hanno, non lo leggeranno ed al massimo lo recupereranno in altra putrida edizione. Derelitti.
Divisione attoriale internazionalosa pompata da blockbuster: La Salma (di) Hayek, ormai non più nel fior del suo turgidissimo personalino puffo ma ancora grandemente espressiva nell'occhio; John C. Reilly, che QUI da noi si era già apprezzato e di suo s'è infilato in film giganteschi e molto vari; il supportone in quota 'nano' Toby Jones e Vincent Cassel, lo Grande Grassator de li patrii nostri tesori, contr'alto e ripago dell'altro Picio con la faccia da Picio® di nostra produzione che abbiamo spedito oltre il Monviso, come spiegatoVi QUI






Duce di queste siffatte genti eccovi l'Autor di Gomorra, Reality e prima L'Imbalsamatore che si butta -reggersi forte ai vostri D20 da collezione- NEL FANTASY, che va un casino quest'anno (Cit.); forse per il solo fatto di aver esordito nel mestiere con il titolo Terra di Mezzo.
Dove non bastavano questi squisiti preamboli per la raccolta indifferenziata di culi sulle poltroncine, vi si sono speziate sopra sia un trailer furbetto come si diceva sopra, che, soprattutto, la Dichiarazione D'Intenti manco per niente velata, anzi FULL FRONTAL, che YES, WE ITALIANS CAN DO IT BETTER e allora mica abbiamo bisogno di scenografie computeristiche o industriate di luci & magie per gli ambienti stravvannati ma ce li facciamo de vivo con tanto di quello che il Nostro Amato, Negletto Territorio ha da offrire di GRANDE BELLEZZA *occhiolino*.



Ed anche le fregature addoteVi son esposte. Eh si.
Eccoci quindi a quando, dopo le usuali spiegazioni per la sparata vesuviana del cappello introduttivo,
equiparerei lo sviluppo del film ad altri di genere e stile più noti per essere esemplificativo al massimo ed efficiente.
Entrerete subito con mosse sinuose di macchina nel primo quarto abbondante di lungometraggio che vi lascerà come se aveste cominciato a vedere Il Signore degli Anelli dall'entrata nelle Miniere di Morya: Enorme, Entusiastico Elzeviro di Energia cineastica di Estrema capacità.
E poi: FUGGITE, SCIOCCHI.
Ecco: ora immaginate che siate appena visivamente usciti insieme a Frodo e Compagnia Anellide dal Grande Reame dei Nani per essere infilati in piano sequenza nel Reame Boscoso di Scialpi Thranduil e nelle di lui prigioni con l'Hobbit, sia dal punto di vista interpretativo che narrativo, sia nel livello scenografico che di coerenza stilistica fino alla conclusione n'ora e mezza dopo c/a.
E' sempre fantasy, è sempre la medesima storia ma, come dire, qualquadra non cosa. E parecchio.

Estemporaneamente, ò Tritone Nostrano - Smaug 6/0 6/0 6/0 Game. Set. Match.
Fa niente che alle prime scene una reminescenza fantastica e favolosa del vero capolavoro fantasy epico italiano m'abbia afferrato la gola senza un motivo furoreggiante, facendomi fischiettare come il Norciano di Monicelli (inchino, grazie). Frementi e fanciullini, io & Dolcetessò accantomi, si è attraversati quella prima fattabenissimo parte che si ha descritto, per finire fuggiti sciocchi anche prima del finale. Fate voi: si è scoperto dopo mancassero ben 5 minuti e manco si capiva.
Festeggerei fragorosamente invece il trio fantascentifico degli ormai soliti, solidi, sempiterni artigiani italici che danno il Fuoco a questa minestrina raffreddatasi mentre la si cercava di sorbire a forchetta: scenografi (dui) e costumista (1).
Grandi, loro si. Grossi, gustosi e galvanizzati dall'occasione, hanno letteralmente cesellato ogni materiale disponibile della vera essenza della prosa basilea, gestendo gesuitici un impianto che regge da solo la Grotta di Cristalli dove il Garrone ci voleva infilare a tradimento.
Giusto per essere guasconi vi giro la giostra delle impressioni di come avrebbe giocato con un cast italiano il regista: d'accordo usare gente estera per fare l'Internazionale, ma se le uniche facce inserite di nostri natali sono la perpiacere Alba Caterina Rohrwacher e soprattutto CECCHERINI...

#bestemmie

Già ci si può far un'idea di dove l'andavi a finire. Granpremi di giurie o meno.
Ho detto tutto?
Hegelianamente trattando, ci sarebbe la colonna sonora che non è pervenuta e quando s'è sentita ti chiedevi '!perchè?'.
He...ve lo dissi che era nù pacco.
Incredibilmente smarritosi proprio nella narrazione, l'infelice irrispettoso illuminato raccontatore di ben altre storie, qui ha ignomignosamente fallito.
Invano si cerca ieratici di inspessire messaggi o immagini: inutile.
Infine, impossibilitato a proseguire oltre l'incisione alfabetica di illazioni intuitive per la Vs fruizione, indignato indietreggio.

OCCHEPPALE, speravo tanto.



Trailer



“Un po’ un Barone di Münchhausen di Gilliam ma terrone”

Darth Von Trier, i400Calci.com





14 commenti:

  1. Dopo il tuo commento e quello dei 400 calci mi toccherà vederlo per forza. Se non dovesse piacermi, almeno posso sempre consolarmi leggendo il tuo commento ;-) Ripasso dopo la visione, spero il prima possibile. Cheers!

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    1. SPOILER: la mia e quella dei Calcisti, uscite per altro in contemporanea, sono agli antipodi...

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  2. Sono curioso di vederlo, anche se non nutro grandi aspettative.
    Bella l'idea del post. Peccato tu non abbia finito l'alfabeto. :)

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    1. Volutamente incompiuto, proprio come l'intero impianto del film... ;9




      ( E poi c'ho il Primario che mi flagella un tanto a prolissità raggiunta)

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  3. Mitico post.. e perché dovrei sorbirmi pure il film, ora? ;)

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    1. Grazie! Ma anche che te lo perdi, se non sei un completista fanatico del Matteo, eh...

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  4. Vorrei avere la tua favella, Giocher. Fa girare la capa ;)
    L'ho visto, è piaciuto a me e a madre (che non vede un film da Pretty Woman), ho capito il finale che mi aveva lasciato interdetto, e non sarebbe male se Garrone mettesse in scena le altre 47 fiabe del Basile. Perché io ne volevo ancora, diamine. Ha i suoi difetti, ma che messa in scena sontuosa, quanta artigianalità (Drago Marino >>> Smaug e draghetti di Game oggi Thrones), e che bravi attori: Ceccherini che trova il suo habitat, Toby Jones con una presenza scenica che levatevi, e una Salma ben viva ed espressiva.

    Due giorni però e mi gusto Sorrentino mio :)

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    1. La mia favella è così acconciata poichè mi gira la capa! XD
      Da dire che le due ore abbondanti passano che sembrano una. Da dire c'è quello che ho già detto sulle cose buone.Ma è come se arrivato Cassel si spegnesse tutto (e io che guardandolo non facevo che pensare ad Inigo Montoya-> UGUALE!!). Le altre del Basile ci vedrei bene altri registi meno altisonanti ma più beceri, come lo sono del resto i testi originari. Spiegami un po' cosa hai visto nel finale, che io l'ho seguito mentre pisciavo la fidanzata..

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    2. SPOILER, FUGGITE SCIOCCHI

      Subito il finale mi ha lasciato interdetto, mi sembrava di una frettolosità imbarazzante, poi il lampo: "L'equilibrio del mondo deve essere mantenuto" dice il negromante (lo Iettatore di Avanti un altro, un viso da oltretomba) e proprio alla fine è come se tutto si riequilibrasse (la zitella diventa regina, il figlio dai capelli bianchi diventa re) ma c'è sempre un tassello fuori posto: la giovane vecchia che infatti, dopo aver visto il funambolo, ritorna vecchia e scappa dal castello perché quello non è il suo posto.
      Se invece non è questa la spiegazione giusta, Garrone fatti vivo, noi siamo qui ;)

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    3. Si, lo iettatore, innominato persino nelle schede in giro, l'ho colpevolmente dimenticato di citare per la sembianza medioevale, anzi Arnolfinica che era pregevole.
      Io prendo per buona la tua spiegazione che è in linea con la pochezza narrativa sviluppata. Grazie.

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  5. Mi è bastato leggere Ceccherini.
    Lo vedrò solo per quello XD

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    1. Auguri. XD
      Sull'argomento non posso che citare l'argutissimo commento di Danny qui sopra (che mi trova spassosissimamente d'accordo):"Ceccherini che trova il suo habitat" MOLTOLOL

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  6. A me le due ore sono sembrate quattro,e l'ho pure guardato in tre volte,visto che dopo i primi 25 minuti il mio compagno si è rifiutato di continuare XD ed ho dovuto recuperarlo a rate al mattino.
    Mi hanno inc*lato col cast internazionale e la presunta ambientazione fantasy,per rifilarmi una pizza terribile piena di momenti WTF.Unica goduria,il momento in cui la figlia del re torna a casa con la testa del marito.Salvo anch'io solo i costumisti.

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    1. Chi è causa del suo mal.... ;) Pianga vendemmiA!

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