mercoledì 20 luglio 2011

FARENHEIT 451 (1966) di François Truffaut





La guerra è persa. La gioiosa macchina da guerra dell'Oscuro Primario ha da prima fiaccato il morale delle nostre truppe, quindi affamato i combattenti con un assedio lungo un mese, senza più rifornimenti la Medicheria del V Piano è divenuta la nostra prigione. Abbiamo sofferto la fame, sfiorato la follia, rischiato il vicendevole linciaggio. Allora ci siamo arresi. Il trionfante oscuro Primario ci ha imposto un armistizio crudele e devastante: i nostri stipendi dimezzati, le nostre famiglie deportate insieme a noi. Ci troviamo rinchiusi nel "Nuovo centro di Rieducazione della Mente Riottosa" presieduta dall'odioso Oscuro Orripilante Primario, a centinaia di chilometri dalle nostre private abitazioni, in una landa desolata e piatta, non un segno di vita per chilometri. Ricondizionano le nostre menti, intasando le nostre sinapsi con pellicole Distopiche ed Ucroniche. Ficcano nelle nostre menti rivoluzionarie il concetto che il cambiamento è male, la diversità di pensiero nociva, la libertà insensata. In questo momento c'è Farenheit 451 di Truffaut...la gioia delle immortali immagini è torturata da immagini subliminali di dolore e disapprovazione....la riprogrammazione è appena cominciata....



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Truffaut sperimenta il colore per la prima volta, lo fa con un film tratto dal romanzo omonimo di Ray Bradbury, e ne tira fuori una delle più belle pellicole di Fantascienza di sempre.
La miglior trasposizione cinematografica di un romanzo di Bradbury.
In un futuro più o meno prossimo la società civile  tutta è soggiogata dallo strapotere del media, omologata e fiaccata da uno stato repressivo, che osteggia il libero pensiero e brucia i libri,
il cittadino comune non può far altro che rendersi mite e ligio, lavorare e sbomballarsi la materia grigia con le pillole eccitanti o calmanti e con una televisione familiare, amichevole e subdola, gestita da uno stato che vuole tutti limitatamente e stupidamente uguali.




Guy Montag ( Oskar Werner) è un ligio pompiere. Essi, in questo maledetto e forse non troppo lontano futuro,non spegneranno incendi (le case sono tutte ignifughe),ma li appiccheranno per bruciare i libri che gli uomini continuano ad amare e preservare nonostante il governo li vieti, a causa della loro carica sovversiva.  Grazie all'incontro e ai dialoghi con la dolce Clarisse (Julie Christie), sua vicina di casa, che gli domanda se abbia mai letto uno dei libri che va distruggendo, Montag mette in discussione i valori che credeva indiscutibili e legge per la prima volta un libro (David Copperfield di C.Dickens...qualcosa di meno triste no?...). Comincerà ad amare ciò che per partito preso bruciava, divenendo un pericoloso sovversivo per la società e soprattutto per sua moglie Linda (interpretata sempre da Julie Christie, in una deliziosa ed evocativa doppia interpretazione) che lo denuncia. Comincerà  la fuga , il viaggio, la scoperta del mondo di coloro che preservano i libri, l'umana memoria, salvano la vita alle persone dentro i libri.
Le differenze tra romanzo e film ci sono, anche se il regista riesce a mantenere intatta quella che è la vera forza di Bradbury, e cioè i sentimenti che riesce a far filtrare, i messaggi di fondo rivoluzionari che emana, la malinconia ,rimangono infatti intatti nella pellicola. Il film è a suo modo inquietante e tenero, le tematiche che già nel romanzo erano così ben tratteggiate, nella pellicola assumono una forma inedita,la società descritta è simile a quella che viviamo, elemento familiarizzante con l'inaccettabile futuro distopico che ci si para davanti, la televisione come strumento per il "Grande Fratello" di controllare i nostri sentimenti, le nostre menti, l'intero destino del nostro genere....






FrançoisTruffaut non ha bisogno di  elogi, tutta la sua Cinematografia testimonia di un grande regista, amato e strastudiato in tutto il mondo, (anche se un pochetto sempre stronzo, spocchioso e ipercritico...a testimonianza della sua lunga carriera di critico cinematografico). In questo progetto si fanno amare : la scelta di immagini fortemente simboliche, la resa perfetta delle espressioni di straniamento dei protagonisti nei confronti di un mondo sempre più alieno all'umano, la sensibilità nelle scelte cromatiche della messa in scena (le tute dei pompieri, il loro mezzo di trasporto ad esempio), un certo (dovuto, ecchecaspita!) omaggio stilistico al maestro Alfred Hitchcock.



Francois Truffaut sul set.

Tra gli attori  tengo a rimarcare la doppia interpretazione di Julie Christie (Linda/Clarissa), in due personaggi tanto sinergici all'economia del racconto quanto opposti nelle intenzioni recitative, una prova da attrice purosangue, una interpretazione godibilissima. Menzione speciale all'attore Oskar Werner (Montag) soprattutto per il mistero e la derealizzazione che il suo personaggio riesce a trasmettere, in un crescendo drammatico. Molto forte  l'interpretazione di Cyril Cusack nella parte del Capitano del corpo dei pompieri, e l'espressivissima Bee Duffel nella parte della vecchia Donna libro che preferisce perire nel rogo dei suoi libri.



Julie Christie


Oskar Werner



Bee Duffel nella parte della vecchia Donna libro


Cyril Cusack e Oskar Werner


 Colonna sonora a carico del musicista Hitchockiano Bernard Hermann (uno dei più grandi musicisti di colonne sonore scomparso nel 1975) antesignano dell'uso degli strumenti elettronici all'interno di una orchestra "classica".



Ultime Suggestioni:

Il futuro descritto è così lontano, ma realmente e banalmente Vicino. Un Futuro dove ci viene inculcato che la cultura non ha significato, le idee differenti servono a creare disagio, tutti come un esercito di automi che sanno solo lavorare-consumare-crepare e i discorsi fra le persone sono dettati dal palinsesto televisivo più stupido, viscerale, rabbioso.....ma, un attimo, con le dovute differenze e complessita, il nostro mondo in che cosa si differenzia da quello immaginato più di 50 anni fa? Ok, siamo liberi di leggere e pensare quello che vogliamo, ma il pericolo che un giorno baratteremo anche le inalienabile libertà  è sempre più vicino.... ,dopo aver barattato già tante libertà duramente conquistate...vi dice qualcosa la carta dei diritti del lavoratore?..niente?..Infatti è ormai carta da culo!!






Curiosità: 451 gradi farenheit è la temperatura a cui brucia la carta.





Frase del Film:


L'etica di Aristotele: naturalmente chi lo legge deve credere di essere superiore a chi lo ha letto, e questo non è bene Montag, noi dobbiamo essere tutti uguali. L'unico modo per essere felici è di sentirci tutti uguali. Quindi, noi dobbiamo bruciarli Montag, fino all'ultimo.

(il Capitano dei pompieri, in riferimento ai libri)

Intera Scena qui.









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I ricordi di Rivoluzione, la forza del nostro pensiero, cedono davanti alla monumentale e malvagia opera rieducativa dell'Oscuro primario. vedo le menti più deboli fra noi scivolare verso la normalizzazione. i discorsi fra noi si fanno sempre più scarni, instupiditi da gelide battute, volgari doppi sensi, orientate verso il consumo, i desideri più bassi e artificialmente impellenti. Quasi senza accorgercene, scivoliamo verso l'omolagazione che tanto abbiamo combattuto. Però leggo  in fondo agli occhi dei miei commilitoni, come una scintilla, come un eco lontano... può un uomo, pur potente come l'Oscuro Primario, cambiare cosi profondamente la nostra essenza più profonda???

2 commenti:

  1. Un film bellissimo ed inquietante.
    Non lo guardo da troppo tempo, devo rimediare!!

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  2. Rimedia pure e poi mi aspetto un tuo post. Grazie per il Supporto :-)

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Commentate, Gente, le visioni avute !!!...
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