mercoledì 7 dicembre 2011

VALHALLA RISING :REGNO DI SANGUE (2009) di Nicholas Winding Refn


La scoperta, che il palazzo conduttore contenga in sé il più grande progetto che scienziato umano abbia mai potuto concepire, ha creato grande fermento tra gli studenti di Nuova Avalon.
Gruppi di giovani e giovanissimi studenti in Filosofia, Fisica o Letteratura Globale da tutti i settori della tecnoutopia, affollano a piccoli gruppi i corridoi di Cinematografia Patologica. Vogliono sentire le lezioni del prof.Grampasso ormai in pianta stabile nostro mentore  e collaboratore.
Sintetizzare il fulcro della nostra umanità, di tutto ciò che ci rende esplorativi, multisfaccettati ha implicato reazioni controverse.
Oggi io ed il prof.Grampasso eseguiremo un esperimento di doppia recensione, il campo di battaglia è un raro e prezioso film di Nicholas Winding Refn, è VALHALLA RISING :REGNO DI SANGUE (Fucking italians Subtitles!!!), a supervisionarci l'ecclettico Doc.Milvius ed il taciturno Doc.Bower.

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   (Doc.Massis)
"Basso medioevo oscuro e nord Europeo, il sole ha una luce troppo obliqua, la terra è selvaggia, chiassosa ma brulla, verde che tende al nero, vira  al rosso della violenza pura. One-Eye (Mads Michelsen....e dillo che non è il tuo nome ma l'anagramma di Michael Madsen... ) è una schiavo di invincibile potenza,
adoperato come gladiatore per il sollazzo degli orridi Norsei, sorta di vichinghi pagani e terricoli, capeggiati dal vecchio Barde (Alexander Morton ), che organizzano lotte all'ultimo sangue a mani nude, dove la violenza è grand-guignolesca e mitica.
 
A guardia dell'oscuro guerriero, guercio-muto e dalla forza ultraterrena, sta il biondissimo Are(il piccolo Marteen Stevenson, Un bimbo "mammahopresol'aereo" sporco e metafisico), un ragazzetto medioevalEmo che sembra capace di tradurre in parole ciò ch'è muto, a manifestazione del profondo legame tra Carcerato e Carceriere. Uno spiraglio di luce dentro la mente orribilmente deturpata illumina la via della libertà per One-eye, il quale si ribella ,macella i suoi vecchi padroni risparmiando il piccolo Are ed iniziando con lui un viaggio silenzioso raggelante e violento alla ricerca della vera essenza di Demone e Dio.
 
Si uniscono ad un gruppo di celti-Vichinghi Cristiani in rotta verso Jerusalemme ,"brancaleoni" alle crociate, finiscono ingoiati da una coltre e sbattuti su di una terra ben più complessa ed oscura di quella "Promessa". Terra di Dei o Inferno su terra?"
                                                                                                            


 Prof.Grampasso
"Venti battute, due location in esterni una in interni, un cast ridotto a due mani di dita, costumi noleggiati a Pontida di quelli per le rievocazioni storiche del sabato pomeriggio.... e via che siva! Le facce incupite, severe, segnate, sporche e non rasate dei comparenti nel film, chè non li si può nemmeno appellare attori, narreranno per scorci in PPP le fumosa Non-storia del dannato reietto solo al mondo orbo dall'occhio di Odino Tizio Truce più tosto di un chiodo da bara che la cinematografia abbia mai ammirato, nella sua peregrinazione verso l'Occaso passettin passettini sopra la corda del Sessantesimo parallelo Nord.

E se non fosse che siamo tra Celticchioni Sassoni - altro che Vichinghi, esimio Dottore!!! - suppergiù svoltato l'angolo dell'anno 1000, si potrebbe giurare che il Monocolo monoespressivo sia prole riconosciuta e bennata di Clint Estwood ' 70 e Sylvester Stallone' 80 . In realtà, durante la vicenda ricchissima di colpi di sonno, che vi terrà sicuramente incollati a una bonga caricata ad ogni bendidei ,ragionevolmente obnubilanti, scopriremo che quest'essere ,due tacche più mortifero della falce della Grande Livellatrice, è in realtà il Nume Tutelare e Gran Visir di tutti i Duri più Duri della storia della celluloide. Uno,per capirci, che le mamme di Snake Plisskin, Harry Callaghan, Jhon Rambo e Danko, Attila, Ivan il Terribile e Gengiz Khan (SI,HANNO TUTTI AVUTO UNA MAMMA...e provateci solo a nominarla di sfuggita...) ci minacciavano di chiamarlo se non mangiavano la sbobba e filavano dritti a nanna dopo la preghierina..
  Quest'Ebola  Zaire col gilet di pelle incoccerà in San Brandano e accoliti ,e anzichè giustiziare li dove si trova, stà gentaccia che sostiene di cibarsi della carne e del sangue del proprio dio, (dato che i Bungalow del resort sulle higlands non erano come nel catalogo ,il servizio in camera uno schifo e la Spa... manco gli asciugamani puliti signoramia) decide di imbarcarsi su una Tirrenia ante litteram , senza manco gli ami per pescare, sperando in un Villaggio Vacanze in Nord Africa( credo per il solo fatto che l'abbigliamento che c'ha dietro sia adatto a quei clima diciamo venti gradi più mite di quello dove dormiva en plain air).
 (Doc.Massis)
"Dietro la macchina da presa il ragazzo cattivo e ribelle del cinema Danese Nicholas Winding Refn.
Un regista impressionante, dalla carriera in continua ascesa. Dopo gli esordi interessanti e coraggiosi con la trilogia di Pusher, con Bleeder od il celebratissimo (ed imminente nei corridoi di Cinematografia Patologica) Drive. Fa sua la lezione di Lars Von Trier, ma senza sbomballare i maroni più di tanto con il minimalismo, inframezzando la fissità iconografica dei personaggi (arriva quasi alla parodia del fermo immagine)e l'altrettanta immensa fissità dei panorami mozzafiato a dosi potentissime di violenza nuda ,cruda e di classe...ma quale" autocelebrazione della violenza", come ho letto da qualche illustre parte....
La luce, anche quel fastidioso rosso che ogni tanto albeggia, contribuisce a tagliare la tensione della violenza al limite della tolleranza con continue fughe mentali, ad indovinare i volti dei lordi guerrieri sulle rocce, a perdersi su pianure che muoiono al mare gettandosi  da un fiordo a ritrovarsi dentro nebbie dell'inferno personale. Lei stesso professore ne consiglia la visione entro la psicotropia...
Come base una trama spesso sfilacciata, ma che ricorda tantissimo certo fumetto orientale alla Berserk di Kentaro nostro, od occidental/grafic-novelico alla 300....il demone che non sa se redimersi o cadere all'inferno, un caronte che traghetta anime all'inferno con il suo guardiano angelico.
Un simbolismo efficace e straniante, che colpisce le corde dei retaggi cristiani di cui è permeata la cultura Europea. Un film bello e lento, ipnotico e pieno di spunti ,ricco di simboli."
                                                                                      
Nicholas Winding Refn  e i suoi due protagonisti giocano con una testa impalata...

Prof.Grampasso
In Danimarca si fanno solo due cose veramente eccellenti: I biscotti e
le aringhe.E non sento effluvi indicatori....Indi si puo' affermare che
siamo di fronte ad un prodotto della penisola nordica di quelli per
cui la Sirenetta del porto di Copenaghen volta ora le spalle sdegnata
alla patria del povero Hans Christian.
Dopo aver marinato (arriva la battutona ad effetto sul prodotto ittico
di cui sopra?  No? Vabbe'
.) le lezioni dei simbolisti francesi e
russi,e strizzando l'occhio (visto che il suo protagonista non puo'.
Ahahahaha) a Kurosawa ,per le inquadrature e l'interiorismo accennato
inframmezzato alle interiora,un filmaker noto per pellicole improntate
alla violenza,al dinamismo e all'originalita' nello sfornare bmovie di
stile,decide di provare a confezionare un bel prodottino d'essai col
budget di una raccolta fondi parrocchiale metodista.Una sfida ormai
trita e ritrita ma sempre in voga tra gli sboroni della
manovella.Verra' sicuramente
ricordato a lungo per essere riuscito a girare l'intera parte centrale
di questo film in una sauna del quartiere porno di Amsterdam,
riuscendo a dargli un piglio realistico quanto basta per far sentire
chi lo guarda come nell'altro quartiere della città olandese.Quello
dei coffee shop.
Furbescamente, e dopo aver litigato di brutto con lo sceneggiatore,e'
chiaro, gli viene in mente che per risparmiare anche sul monte ore del
suo onorario, puo' tranquillamente far fare la maggior parte del lavoro
al disegnatore degli storyboard, che tanto quello schizzoide produce
anche dormendo, e ai venturi spettatori che si ammazzeranno d'ansia nel
tentativo di riempire I buchi fumosi della narrazione e capacitarsi
dell'origine di dettagli e personaggi che sbucano fuori oplà che manco
dal gonnellino di Eta Beta. Poi, come un
selvaggio pagano tale e quale a quelli che ha deciso di portare nelle
sale, da tutti e due I lati dello schermo, si ricorda di quanto gli
erano piaciute certe sequenze ludico-trippiche di Oliver Stone quando
era solo Nic brufoloso e nerd,e ci
piazza pure una sequenza lisergica che Michey Nox e King Lizard lo
piglierebbero a schiaffi piangendo.Forte forte.
Poi non si preoccupa più di nient'altro che di far lavorare il suo
personaggio chiave:il Biondino Iettatore.Un pirlunga pettinato a raudi
di circa 12 anni che porta più sfiga di un cimitero indiano.Per me il
vero io freudiano di Nicholas Winding Refn.
Nicholas Winding Refn nella parte del suo io interiore, un pirlunga...


(Doc.Massis)
A performare in questo delirio di lande desolate, fiordi, violenza brutale e trasfigurazioni messianiche, sono un pugno d'attori scandinavi per lo più sconosciuti alle nostre latitudini, ma tutti piuttosto presi bene dalle rigidità recitative a meno 20 gradi a cui sono sottoposti.
Spiccano, manco a dirlo, il Clint Eastwood del XXi secolo (scusa Clint!!!) Mads Michelsen , cazzuto come un Gatsu di periferia, muto come Silenzio del Grande Silenzio, orbo e sfregiato, con una faccia modellata a schiaffi....Dio forse forse perdona ,anche se siamo nel medioevo, lui assolutamente no, salvo perdersi in Trip mistici...
Il piccolo Marteen Stevenson dal ciuffo elettrodinamico, ci piace per il senso di inquitudine che, da Il villaggio dei dannati in poi, un bimbo biondo dallo sguardo vacuo sa dare. Decente l'interpretazione che il noto Alexander Morton offre del buzzurrissimo capo dei celti/normanni/vichinghi che credono in nostro signore e ci piace far lottare i loro simili come capponi messicani qualunque....sua la testa impalata che fa bella mostra nelle sterminate highlands.
 
"Itta Gatzu è ?!     One eye (Mads Michelsen)


Are(il piccolo Marteen Stevenson
Barde (Alexander Morton)
Prof.Grampasso
 
Bisogna rendere atto al manipolo di comparse  -chè  'performance attoriale' proprio non si riesce a definirla- chiamate a raccolta per questo onanistico atto di cinematografia, che si sono preparati al meglio. Pensando alle centinaia di ore di filmati dei Punk che morivano subito in Kenshiro® che si devono essere sorbiti come actin-coching, non può che andar loro il mio plauso, mentre il severo allenamento sopportato per le inquadrature di gruppo atteggiati a suricati gli deve essere pesato al punto che la mimica sulla scena ne porta i segni. Gente come il padre di Billy Elliot Gary Lewis, comunque, si sperava che non si presentasse neppure sul set...Poi la possibilità di essere annoverato tra i pochi che non venivano mietuti dal protagonista, deve averlo convinto a buttare giù l'ennesimo boccone professionale al sapor di fegato crudo, dopo l'esperienza di quel gigantesco osceno baraccone di Gang's of NY, e brandire lo spadone di Kare, il braccio destro di San Brendano che qui si chiama...Ah già i nomi non vengono nemmeno usati, li scopri poi sulla scheda film, e manco quella è illuminante,anzi. Forse si potevano addirittura evitare appellativi sorprendenti quali Gudmond, Gudmund, Roger (no dai....) o l'originalissimo Olaf, Douglas Russell, già visto in...NO;MAI VISTO..Che interpreta uno che finirà coperto di ocra rossa, e graziato della capitale profanazione, dai proprietari del cimitero, ma  soprattutto è l'unico a spiegarci che col piffero di carne che Mads Michelsen è muto, bensì privo di qualsivoglia contenuto fatto salvo la vIUleenza estemporanea.Menzione speciale all'avviato obbligatorio INPS Marteen Stevenson, un povero preadolescente affetto da cretinismo delle valli, che si fa da tramite per One-Eye con eloquio e tonalità vocale da progenie di  generazioni di consanguinei e l'espressione di "MA COSA CAZZO STANNO A FFA' TUTTI?!?!" stampata in fissità sul faccino da ebete.
Due parole mi sento di spenderle in più anche sull'attore fantoccio del regista danese, Mr. Michelsen; Il quale, fatti un paio di 007, che sui curricula non guasta mai, si nasconde dietro le cicatrici pesanti del make up e si fa spesso carminio in faccia per la vergogna di quello che il suo compagno di sbronze a vodka finlandese gli stà chiedendo di fare..OH, ma lui almeno può dire di non averci messo bocca!

(Ultime suggestioni del Doc.Massis)....
"Ci si domanda spesso ,quanto sottile sia la linea (fatta completamente di gusto personale) tra la bellezza e l'innovazione e la pacchianeria e il brutto....Questo film te lo fa domandare. Le risposte aleggiano proprio in quegli spazi di pellicola non sense, simbolici e semeiotici e distraenti e fatti apposta per farti perdere il filo del film, senza mai riepilogare. Una fotografia e delle luci ,anche se non originalissime (Apocalipto , 300), comunque ben miscelate. I paesaggi mozzafiato della Scozia fanno tutto il resto, insieme al gusto del promettente regista."

Ultime suggestioni del Prof.Grampasso
"Faccio eco al Dottor Massis:e' vero,certe pellicole piu' di altre sono
proprio come le Superga. Fatte di materiali scadenti dei piu'
comuni,assemblate sottocosto e paurosamente maleodoranti in tempo
zero.Io pero' voglio elevare almeno di un grado in qualita' al di
sopra dei due azzeccati paralleli dell'esimio collega.
Rispetto ad Apocalipto e 300,che personalmente annovero tra gli abissi
piu' bui toccati dalla settima arte,Valhalla Rising merita di essere
guardato
e apprezzato.
Il grado di apprezzamento sarà direttamente proporzionale al
grado di fattanza con cui vi appropinquerete alla fruizione.Sappiatelo.."


Trailer del film

La pellicola ha  partecipato nel 2009 ,anno della sua uscita (quindi mai cagato in Italia, uscito in dvd e Blu-R), al Toronto film Festival e , l'anno successivo ha partecipato ,fuori concorso, al Festival di Venezia.






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E''corroborante, la tenzone scientifica.
Gli studenti sono eccitati e pieni di domande.
I nuovi dati raccolti ,anche con la collaborazione dei tanti giovani , provenienti da varie discipline, andranno a costituire il paradigma etico del cervello sintetico, una volta conclusa la sua sintesi.
Cosa sarebbe diventato senza un controllo di questo tipo? I danni sarebbero stati incalcolabili...
Occorrerà però vigilare sempre, perchè conosciamo la versatilità neuronale, e quella sintetica è impareggiabile in quanto a plasticità.
Che direzione prenderà l'invenzione più stupefacente di tutti i tempi?












12 commenti:

  1. Modus estremamente originale di scrivere, tra il serio e il faceto. Veramente complimenti.

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  2. Detto da te, visto come scrivi, e' davvero un complimento,grazie!
    Spero di vederti spesso da queste parti.
    Io ti vengo a trovare di sicuro.

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  3. film che ho adorato, nel suo piccolo. Per me promosso, anche se senza lode.
    Congratulazioni per le citazioni da "Berserk" e "Ken il guerriero"!

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  4. molte più parole in questo post che in tutto il film...
    e pure molto più divertente il post del film.
    però in entrambi i casi non è che ci andasse molto ahah :)

    per quanto mi riguarda questo film è una gigantesca scoreggia. :)
    meno male che refn si è rifatto alla stra grande con drive.

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  5. E' la prossima rece a due mani che andremo a fare.Io l'ho trovato pedestremente osceno come il mandibolone inutile del protagonista.Ma stavolta io dovro' sobbarcarmi l'onere dell'apprezzamento!

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  6. Mamma mia, faticavo a decifrare i tuoi short message da me ma vedo che in realtà altro che short sei!

    Mi sono perso più volte nei vostri deliri incrociati ma complimenti!

    Ma intendevi questa come rece a 4 mani?
    Mi fa paura, dobbiamo trovare un modo più stupido :)

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    1. Si :intendevo cose del genere, ma dimensionate in base al tuo stile. ;)
      Certe tue opinioni su di me, per me erano dettate dal fatto che ancora non ti eri addentrato per bene qui nei nostri corridoi.
      Pensa come poteva venire bene quella per Ratatataplan, le tue affermazioni piuttosto didascaliche e frammentarie e rano perfette, per intersecarsi con un'altra voce..

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  7. Avete una lenga (lingua) tutti e due pazzesca e affascinante. Ma siete veramente due? o sei uno affetto da una doppia personalità?

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    1. Resta uno dei misteri di queste Corsie ;)
      Peccato. ti linkavo volentieri un'intervista doppia rilasciata qualche tempo fa ad una blogger ma scopro ora che ha cancellato il blog.... D:

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    2. L'unica cosa certa è che mi piace molto come scrivi (te lo dice uno assai critico su questo fronte).

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    3. Grazie davvero (anche noi lo siamo molto, critici con la scrittura) e in effetti il cinema è fondamentalmente un pretesto per lo scribcchiare in una forma leggermente diversa da quelle usate fin'ora.. ;)

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