sabato 10 novembre 2012

ENTER THE VOID (2009) di Gaspar Noè


La psichedelia ed il cinema si sono incontrati tante volte. A partire dalla fine degli anni sessanta, tante pellicole hanno sfiorato l'argomento, alcune ci si sono immerse leggere nell'atmosfera, poche si sono immerse completamente. Una delle più significative e più famose in tal senso è The Trip del 1967 scritta da Jack Nicholson diretta da Roger Corman e interpretata da Peter Fonda (uscita in italia col titolo Il Serpente di Fuoco...sic...), dopo è avvenuta un invasione di film psichedelici che ci ha portati a  tutte le pellicole sperimentali degli anni 70  ed anche 80, sperimentazioni che si continuano a fare ancor oggi.
Tanti registi moderni impreziosiscono i loro film di riferimenti al viaggio della mente o meglio agli "alterati stati di coscienza", spesso legando al loro racconto tutte le implicazioni etiche, spirituali o di pura cultura dello sballo in essa presenti.
 Gaspar Noè nel 2009, con Enter The Void è riuscito a coronare il sogno personale  di un omaggio al cinema sperimentale psichedelico, alla subcultura che lo ha prodotto,alle filosofie esotico new age orientali che si è portata dietro e che raccontasse di un viaggio e di una personalissima visione della morte e di ciò che vi sarà dopo... Conoscendo il soggetto dietro la macchinadapresa già per il controverso Irreversible e per la fama da vero indemoniato che ha, mi sono lasciato condurre nel suo mondo....





Rimasti orfani in tenera età a causa di un terribile incidente automobilistico,  i fratelli  Oscar (Nathaniel Brown)  e Linda (l'incantevole Paz de la Huerta)  vengono separati. Una volta adulti ,Tokyo è la città del loro ricongiungimento, qui Oscar vive ormai da qualche tempo spacciando . E' una Capitale Nipponica sordida e fluorescentemente colorata, lisergica, lussuriosa, acida. Linda e la sua bellezza vengono risucchiate nelL'ambiente dei night e della prostituzione. Il rapporto fra i due è
  amore fraterno ai limiti, se non ben oltre, l'incesto, fatto di gelosia morbosa repressa ed eccessi d'affetto,cementata da una infantile promessa di immortalità. Oscar vive gran parte della sua giornata in stati d'alterazione, immerso nella lettura di  "The Tibetan Book of the Dead" (un must della letteratura psichedelica !!!),frequentando altri Gajin o artistoidi o Japponesi che gli fanno da tramite per acquistare la droga. Tra questi, Alex (Cyril Roy) si dimostra un buon amico fin dai momenti del suo inserimento in città (significativo il dialogo sugli effetti della Dmt che diviene l'epitaffio di Oscar),  mentre Victor (un egregio Olly Alexander), debole e disturbato, dopo averlo attirato al The Void per un  appuntamento-esca , lo vende alla polizia per vendetta. Il destino di Oscar è il collante di tutti quegli avvenimenti che avvengono dopo. Il viaggio in dmt di un anima che non vuole abbandonare le vicende terrene, i suoi legami invisibili, e continua a ronzare attorno a chi ama di più, incapace d'abbandonarlo.In volo panoramico dentro di loro, dentro i loro orgasmi, litigi , macerie, sul male ricevuto, quello fatto patire; alla ricerca del senso della vita o forse più del senso del viaggio tra vita e morte e viceversa. In un vortice caleidoscopico.


Linda e Oscar

Oscar perennemente di spalle su una Tokyo inimmaginabile...


Impressionante la tecnica registica di Gaspar Noè, oltre al frazionamento della linea temporale, domina su tutto un uso della soggettiva maniacale, una tecnica spesso ripetitiva e straniante di ripresa dall'alto. Un occhio macchinadapresa onnipresente, che aleggia , si infila, entra dentro gli oggetti e  se  passa da un buco  fuoriesce da un  altro buco, se  passa dentro una luce al neon riesce dalla luce di un fuoco, emergendo in luoghi e spazi non sempre conseguenti. Per gran parte del film riprese dall'alto dando la possibilità di inquadrature di Tokyo di una bellezza abbacinante, in passaggio a planare tra una stanza e l'altra, con l'utilizzo di gru come mai era stato fatto prima. L'erotismo, di cui tutta la pellicola trasuda pesantemente, è reso con  una messinscena mai banale,  elementi e soluzione che ricordano alcuni lavori più vecchi del regista, come il corto Sodomites (1998) e il video fatto per i Placebo della canzone Protege Moi (2004).
 Le Luci descrivono il ciclo nascita morte, l'illusione d'immortalità, il viaggio tra uno stato e l'altro, la mente dopo la sua distruzione. Un gioco mai noioso, ipnotico, sorta di nastro lisergico continuo che da un Luogo ti porta in Altroluogo e dal Quando ad Altroquando.Questo aspetto può risultare, però a volte, ridondante e di nessuna economia allo svolgimento della storia..macchisene tanto è tutto un trip...
 
Capolavoro di ComputerGrafica ad alta definizione fin nei titoli di testa, su tutta la pellicola c'è un massiccio utilizzo di questa innovazione.
Curiosando ho scoperto che queste sono state ispirate dalle visioni avute grazie allo stupefacente Dmt (ancora lui!)assunto dallo stesso regista  per ispirarsi ..diciamo..
Ma poi questo dmt è solo un pretesto? Oppure è  il mezzo di trasporto che ci vuole far utilizzare per questo viaggio, oltre le barriere della fisica normale?
 
Enter the Void è la creatura da tempo cullata dal regista, il suo "psychedelic drama" (per dirla con le sue parole) reso possibile a molti anni di distanza e grazie al grande successo commerciale di Irreversible.
 A proposito, Se in Irreversible la palma di scena insostenibile che dura minuti e nonvedil'orachesmetta è La scena di violenza carnale sulla Bellucci ,qui domina quella dell'incidente stradale occasione della morte dei genitori...una scena che vi prende quel poco di cuore macilento che vi rimane e ve lo stritola..non vedrete l'ora che la scena termini..intollerabile,d'impatto e  ver.
E' per questo che arrivi ad amare di  Noè!!!Perchè ti mostra L'obsceno, per La  violenza delle immagini improvvise, la distorsione temporale,  il disagio che ti pongono certe situazioni.



 



Gli Attori protagonisti Nathaniel Brown e Paz de la Huerta  erano alla prima esperienza filmica .
Lui senza voto perchè non si può giudicare un attore dalla nuca!
Lei è sensualissima ed eterea,il giusto mix tra una lolita e una femme fatale, è infatti nella pellicola la pupa della yakuza Mario (... un giapponese di nome MARIO!?!) interpretato dall'ottimo  Masato Tanno.
 Piuttosto bene Cyril Roy (gran cicerone Alex) e mooolto bene Olly Alexander( il giuda Victor)


Nathaniel Brown

Paz de la Huerta

Masato Tanno è Mario!!(si mario...)
Cyril Roy ( Alex)

Olly Alexander( il giuda Victor)



 Colonna sonora del DJ parigino Thomas Bangalter, ex componente del Daft Punk.
In passato ha collaborato all’album United, opera prima della band parigina Phoenix.
 Bangalter ha già lavorato con Noè per Irreversible ed è, come gli appassionati di musica elettronica sanno bene, uno dei più importanti esponenti mondiali del genere. Qui indugia, a mio modestissimo gusto, un pò troppo sulla tecno pesta, comunque le invenzioni elettrosonore sono giuste, cita pure alcune atmosfere da colonna sonora kubrikkiana...






Parole di celluloide:

"DMT only lasts for six minutes but it really seems like eternity. And it’s the same chemical that your brain receives when you die. It’s a little bit like dying would be the ultimate trip”.
Alex



L'ultima e poi andiamo...

 ..In tempi in cui  l'Inno di Mameli deve essere imparato secondo legge dello stato, mi sembra giusto ricordare il contributo del produttore italiano ,ValerioDePaolis della Bmi, a questa splendida pellicola.
Per tutta risposta In Italia il film è stato trasmesso lo scorso anno in sole 8 sale.....ha però beneficiato di una modernissima ed efficiente distribuzione via internet..è stato infatti possibile fin da subito scaricarlo e vederlo in alta qualità  tramite internet (a prezzi modici) su vari canali on demand....



                                                                                               

3 commenti:

  1. Gustosissimo!Non ne avevo mai sentito parlare..Si procede immantinente alla reserche.
    Grazie della segnalazione!

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  2. Il contributo di Nathaniel Brown forse andrebbe valutato vedendo il film in lingua originale (come io feci prima che venisse distribuito in Italia) perché del suo ci mette almeno la voce. Comunque è vero, la scena dell'incidente è sempre un pugno allo stomaco anche se hai già visto il film diverse volte.

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  3. L'ho visto in lingua originale anche io..ma non sono riuscito ad apprezzarlo...

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Commentate, Gente, le visioni avute !!!...
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