Sono sveglio da pochi minuti e lo sciabordio delle onde sul fianco dell'imbarcazione, mi ricorda dove mi trovo, mi ricorda la libertà appena conquistata, il futuro che ci aspetta è nebuloso, ma promettente. Appena in piedi ho modo di vedere la grande velocità a cui ci muoviamo e l'apparente immobilità che sperimento come passeggero di questo avveniristico embarcadero mi stupisce; i miei compagni sono tutti ancora addormentati, come lo è il Dott.Grampasso.
Un giovane Monaco fa capolino, mi sorride e mi chiede se desidero qualcosa in particolare.
"Caffè. E risposte ad alcune domande, grazie",rispondo sorridendo di rimando.
"Come si chiama Giovane monaco?"chiedo.
"Mi Chiamo Fabius Destreet, non sono un monaco, sono uno scienziato NeoAvaloniano, responsabile del "Settore SexExploitation.." quindi mi chiede "....E' Nuova Avalon ad incuriosirla,vero , Doctor Massis?" .
"Nuova Avalon. E la tecnologia che avete. I vostri abiti. La devozione nei confronti di Grampasso, è consueto nei figli col proprio padre non nei ricercatori col proprio maestro. Cosa è precisamente Nuova Avalon? e dove si trova? Cosa comporta esserne cittadini ? Cosa fate ? E cosa rappresenta il prof.Grampasso per voi?".
Risponde sereno "Mi piacerebbe discuterne con lei, guardando un bel film. Per i NeoAvaloniani è segno di grande condivisione intellettuale condividere una pellicola mentre si discute di importanti questioni." . Al mio cenno di assenso, in risposta ad una impercettibile digitazione si apre davanti un ampio trentasei pollici, sostenuto da due cilidri magnetici. lo schermo prende ad avere una grana analogica. Scorrono le immagini di "AVERE VENT'ANNI" di Fernando DiLeo, una rarissima pellicola del 1978, ricercata da cinefili in tutto il mondo. Un vero e proprio pezzo di cinema segreto italiano La bocca è spalancata di stupore....
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Talvolta capita che, nei cassetti dei grandi sceneggiatori, giacciano per anni storie in cui si è creduto fortemente, ma che la vita o il caso non ha permesso di narrare e tradurre in pellicola per anni.
Poi dopo dieci anni riescono a farlo, ma le cose non vanno come preventivato. E' il caso di
"Avere Vent'anni".
Nato dalla penna solerte e urgente di Fernando Di Leo
all'indomani del '68, dei suoi pre-post-ultra femminismi, delle rivoluzioni soprattutto sessuali, dei mondi artficiali, delle comuni, voleva raccontare come di libertà si possa anche morire, anche se si è "Giovani, Belle e Incazzate!!".
Invece, con immutate tematiche e piglio, esce nelle sale nel 1978, cioè quando in Italia tutte le declinazioni dell'arcobaleno sessantottino virarono sul Grigio Piombo. Il risultato è il film più censurato e controverso del Gran Maestro dell' Erotico e del Noir Fernando Di Leo (che col noir di problemi ne ebbe non pochi, ma quando virava all'Erotico erano capperi amari.....grossi problemi anche con il bel "Brucia ragazzo Brucia!"). La storia è quella di Tina (una esplosiva , sensualissima e sessuobulimica Lilli Carati) e Lia ( una dolce, stupenda e un pò lesbo Gloria Guida), due ragazze della provincia che scappano di casa per realizzare la loro indipendenza e vivere in prima persona la libertà sessuale e non , oppresse dall'arretratezza dei loro borghi d'origine. Si devono scontrare con la dura realtà di un mondo crudo, ignorante e cinico dove una ragazza che chiede l'autostop "è una pazza oltre che essere una troia". Finiscono ben presto in una comune di Roma: "La Comune del Nazariota" , all'anagrafe Michele Palumbo (il grande attore teatrale di rivista e avanspettacolo scomparso nell'89: Vittorio Caprioli), un delinquentello ormai in là con gli anni, che tira su qualche soldino con la Comune da lui gestita, che raccoglie Hippies dell'ultim'ora, spiriti liberi pre New age e qualche tossico. Tra un'esperienza sessuale più o meno rovinosa e l'altra, conoscono il surreale mimo Argiumas ,( un Leopoldo Mastelloni molto teatrale,) il bel tenebroso, drogato, ex cattedratico Rico ( Ray Loveloc, già visto su "Milano Odia, La polizia non...") col quale le ragazze, ma soprattutto l'esuberante Tina, non mancheranno d'accoppiarsi in varia maniera (in un menage a trois che Thelma e Luise se lo sognano....non ci credete? guardate qua.) , ed il cinico, spione e loffio Riccetto (l'attore caratterista Vincenzo Crocitti già visto in centinaia di film della Commedia Scollacciata). Le ragazze dimostrano di sapersi adattare e sapersela cavare, con lavori saltuari, sempre usando la propria avvenenza e intelligenza, verso un emancipazione divertita e goduriosa. Il sogno svanisce con lo sgombero della Comune, dopo una retata della Polizia che rinviene sostanza stupefacente nei locali della stessa.
Il film vira su tinte sempre più polizziottesche e conosciamo il , suo malgrado "comico",
Commissario Zamboni,(si è proprio lui guardate ilvideo...GiorgioBracardi..."tzè,tzè,Prrrrrr...Tììnnnn...adunataaaa!...Porco Boia!!!"), e il suo interrogatorio che porta al rinvio delle belle Lia e Tina a casina loro, al paesello.
Poi più che una virata c'è una sterzata da inversione a U in mezzo alla tangenziale, con una scena finale Straziante, inaspettata ,cruda, insensata, Violenta, dura e deturpante... gli ultimi fotogrammi ti si imprimono dentro.
Un colpo di coda di genio.
Lilli Carati e Gloria Guida |
Ray Lovelock.....in fattanza.... |
Vincenzo Crocitti...quante volte lo avete visto?? |
Vittorio Caprioli |
Leopoldo Mastelloni |
La versione edulcorata risulta una commedietta sexy, con intenti psico-socio-pedagogici, qualche battutaccia, dialoghi cambiati in peggio, un pò più su della media degli "erotici" del tempo e con qualche centimetro di pelo e di pelle nuda in più.
La versione Integrale è un erotico fortemente adeso all'attualità ed attento alla sociologia, un film composito con schiaffo in faccia finale. Degno dei migliori B-Movie , con una serie di spunti narrativi che il voracissimo copycat Q.Tarantino non ha mancato di fare suoi nel tratteggiare alcune personalità delle ragazze del suo road movie "A Prova di Morte" del 2007.
In questa versione rimane intatto il messaggio di fondo, quello della emancipazione della donna, il cammino verso l'indipendenza sessuale e professionale,cammino spesso bruscamente interrotto dall'ignoranza e brutalità degli uomini (discorso validissimo ancora oggi!!). Il suo difetto è che globalmente, come film non è riuscito a oggettivizzare tutti i temi messi in campo
Il film nella sua versione integrale è stato riproposto nel 2004 alla Mostra del Cinema di Venezia nella retrospettiva "Storia Segreta del Cinema Italiano - Italian Kings of the B's"
Fernando Di Leo ,anni dopo, parlando di questo film disse che il pubblico non lo capì. Era un film diretto ai giovani ,che forse mitizzavano troppo la Guida e la Carati, in quanto pezzi di gnagna intergalattica, (erano oggettivamente famosissime e all'apice della loro carriere di starlette tutte nude e tutte calde....) e mostrare loro ciò che è il finale di questo film, forse , fu un pò troppo (brutti pipparoli demmerda!!!!)....
"Ho fatto male i miei calcoli" ebbe modo di affermare il compianto Maestro.
Gloria, Fernando Di Leo, Lilli. |
Gloria Guida e Lilli Carati erano due attrici poco dotate ai tempi, ma sono riuscite ad interpretare due donne padrone di se, come lo sono quasi tutte le donne nei film di Di Leo, alla faccia di chi lo giudicava un maschilista. Oggi le due attrici si sono più o meno ritirate ... la Guida deve stare dietro a quel vecchio scoreggione di Johnny Dorelli .... la Carati dopo essere passata prima ai Soft Core di Joe D'amato poi al Porno per soli 5 film, aver attraversato mille sfighe, e una dipendenza da eroina, sembra voler recitare in una fiction Tv Rai.(..a quel punto meglio la droga ,Lilli!!!).
Erano dotate di un fisico nucleare e dietro i sapienti consigli del buon Di Leo hanno pure fatto la loro parte decentemente. La Lilli un pochetto meglio per grinta, espressività del volto e smargiassate,di Gloria (la Guida sembra l'abbiano centrata con un cartone in faccia a volte, per la fissita dello sguardo). C'è un buon Ray Lovelock, ma già si sapeva la bravura del soggetto, e il grande Vittorio Caprioli il migliore in scena.
Lilli Carati |
Gloria Guida |
Vittorio Caprioli e Bracardi |
al centro Vittorio Caprioli e di fianco Vincenzo Crocitti |
Le roboanti e fantastideliche Musiche sono suonate da grandi professionisti che si occupavano di colonne sonore, si va dal grande Stelvio Cipriani di "Papaya" ai mitici Guido eMaurizio DeAngelis con "Casa Di Moda" e la pericolosissima "Avere vent'anni" cantata dalla Guida (pericolosa perchè ti ritrovi a canticchiarla al mattino sotto la doccia..) curate nella totalità dal grande Maestro Francesco Campanino .
Nel complesso una bella colonna sonora Disco-Funky giusta e ballereccia e leggera.
Curiosità: Il titolo del film riprende un famosa frase di Paul Nizan nel romanzo Aden Arabia :
«Avevo vent'anni... Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita...».
Durata: 81 minuti (versione brutalmente tagliata)
94 minuti (Versione Integrale con brutale finale)
Frase del Film:
Tina: Un maschio. Due maschi. Tre maschi. Quattro maschi. Cinque maschi. Sei maschi... Ah! Ammazza quanti maschi! Se ci mettiamo qua di sicuro si scopa!
Lia : Dove ci mettiamo?
Tina : Ebbeh, addosso a loro!
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Durante tutto il film, con una tecnica che avevo visto fare solo al prof.Grampasso, il giovane Fab, mi racconta per sommi capi cosa è Nuova Avalon, riuscendo, con la sua tecnica a non disturbarne la visione, ma a comunicarmi tutto.Mi racconta come essa nasca dai progetti di un ingegnere utopista e futurista, che venti anni fa sviluppò il progetto di una città ad impatto ambientale zero, capace di produrre da se l'energia. Fortemente orientata nella crescita culturale e personale dei suoi cittadini, liberi da obblighi lavorativi.
Una città di 50 km quadrati, in mezzo all'oceano Atlantico, a molte miglia a largo delle Isole di Capoverde protetta da cupole in plexiglass, tenuta stabile nei confronti delle maree e correnti oceaniche dall'invenzione che tutto il mondo ignora : il motore gravitazionale. La città ha struttura a cerchi concentrici, poichè in una città circolare tutto ha la stessa distanza dal centro. Al centro svetta la torre di controllo, sede dei computer per la gestione di tutta l'isola. La città è divisa in settori o Spicchi, diviso per generi cinematografici e gusti artistici, il lavoro principale è quello di sviluppare attraverso la Cinematografia , le nuovissime teorie PsicoCinematografiche che Grampasso porta avanti da 20 anni. Grampasso non è mai riuscito a vedere Nuova Avalon al suo massimo splendore, con i settori sviluppati , poichè recluso dall'Oscuro Primario.
Ma ora, sta tornando a casa, alla città che egli stesso , con le sue teorie ha contribuito a rendere unica.
Fab Destreet interrompe il suo racconto, nella sala entrano i miei due colleghi di Cinematografia Patologica Milvius e Bower, anche a loro è stato detto di Nuova Avalon.
"Siamo pronti a Vedere Nuova Avalon!!" dicono quasi in coro, aspettando un mio cenno d'assenso...che i nostri sogni si stiano finalmente avverando???
Uno dei miei film preferiti... custodisco il dvd gelosamente... e col suo celeste acceso spicca nella pila dei film :)
RispondiEliminaLa versione ridoppiata e rimontata degli anni 80 è allucinante... un film a sé ma altrettanto "perla" :)
Moz-
Recentemento ho acquistato un doppio dvd ...c'è una versione e l'altra..bellissimo film e imperdibile doppia interpretazione dello stesso...
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