venerdì 17 giugno 2011

MILANO ODIA:LA POLIZIA NON PUO' SPARARE (1974) di Umberto Lenzi



L'Oscura Clinica, ospita in questi giorni un paziente molto speciale. La stanza 124 piano F, da tre giorni, ha sempre due "madame" a fare da piantone, a noi medici non è dato sapere CHI si trovi lì dentro,ed il suo vero nome è celato, chissà dove, dietro un anonimo Mario Rossi, così come recita la sua cartella clinica. Le bende celano il suo viso, che amiamo immaginare segnato dalla malavita, ma non i due occhi grigi e fondi, come riflessi di luce su canna di pistola, che ti scrutano mentre lo visiti.
Eseguiamo la terapia prescrittagli dall'Oscuro Primario senza conoscere i veri motivi della stessa, eseguiamo in segretezza intuendo solo i motivi di fondo, somministriamo forti dosi di Cinema Noir a cadenza di tre ore.
In questo momento scruta fiducioso lo schermo, in attesa della sua razione... è  MILANO ODIA: LA POLIZIA NON PUO' SPARARE.


*************         *************        ************


 

Giulio Sacchi (un Tomas Milian all'apice) è un delinquente di mezza tacca, emarginato perfino dai suoi simili,  un debole violento e pericoloso, prodotto da una Milano che non esiste più , che sapeva già emerginare, che come il resto d'Italia viveva la violenza quotidianamente, in anni che sono stati definiti di piombo. Tenta un definitivo, parabolico verso l'inferno, e devastante "colpo".
Con altri due compari :Carmine "Tabaccaio"
(Ray Lovelock,  interpretazione credibile la sua) e Vittorio  (Gino Santercole, caratterista che avrete visto in un milione di vecchi film di genere) e l'inconsapevole aiuto della sua "fidanzata" Jole Tucci (una strepitosa Anita Strindberg), rapisce Marilù (Laura Belli anche lei, già vista in altri film di genere) la figlia del ricco Commendator Porrino (interpretato da Guido Alberti). Trova a sbarrargli la strada il Commissario Walter Grandi (un "anespressivo", termine coniato dal maestro Lenzi stesso, per delinearne la gamma di espressioni facciali ,Henry Silva, per la prima volta nella parte del "buono").La parabola infernale del merdosissimo Giulio Sacchi, non farà che portare morte e aberrante distruzione, come un virus che infetta tutto ciò che tocca. Una violenza inaudita, che fa tremare i polsi per efferatezza e crudeltà.








 Il film , pur essendo da tantissimi etichettato come Poliziottesco, è in realtà un Noir, neanche troppo anomalo. se per noir intendiamo una storia dove il protagonista sia il "cattivo", in tutta la sua putrida essenza, questo è il caso. Ha però il piglio da buon film d'azione all'Ammerigana , degli inseguimenti tutti realizzati da stuntman Italianissimi ed un pizzico d'atmosfera Horror ( nei momenti sadici del nostro nero eroe). La sceneggiatura del grande Ernesto Gastaldi è equilibrata e avvincente, fortemente ispirata ai romanzi di  Scerbanenco, con tracce di originale talento.Il regista  Umberto Lenzi è il deus ex machina di questa pellicola,  incide una forte impronta sociale e di denuncia , rispetto alla sceneggiatura originale.

Inoltre ha una tecnica registica accattivante e curata, non solo negli inseguimenti o nelle scene d'azione, ma soprattutto nei primi piani intensi e incantevoli (soprattutto quelli su Milian e la Strindberg), o nell'indugiare della telecamera sui particolari più sanguinolenti e angoscianti.
Le influenze sono da ricercare nel cinema noir Francese. Lenzi stesso ha ammesso di aver pensato ad "Il Buco"(1960) di  Jacques Becker , ma io tendo a trovarci un pò di Arancia Meccanica di Stanley Kubrik nella sua reazionarietà all'agio borghese,  nel personaggio di Sacchi c'è Tony Montana (.....anche se nel mio "fantacinema personale" c'è un Millian che interpreta Tony Montana da Oscar ....che c'è?.., Voi non avete un fantacinema??!?...),ma anche tanto Ispettore Kallagan...nel personaggio di Walter Grandi.


 
Gli attori sono il valore aggiunto, e Tomas Milian è semplicemente al suo apice, "fatto" come pochi nel suo ambiente, ma sempre credibile, intenso, odioso, morbosamente pazzo,  ti inchioda alla seggiola.
 Vomita perle putride di saggezza delinquenziale ed egoista. ma è la maschera, sono i movimenti," i dettagli rendono la storia credibile"....Molto buono Ray Lovelock nella parte di alter-ego mitigatore dell'irrefrenabile Sacchi. Anita Strindberg è un incanto, una pupa del boss inconsapevole e dolente...Henry Silva è "l'uomo con la faccia di gomma", quindi non chiedetegli troppa espressività, il doppiaggio lo aiuta e la parte pure, quindi, dopo che vi sarete ripresi dallo stranimento (da veri monomaniaci del polizziottesco) nel vederlo in una parte da buono, lo salverete, date fiducia a Faccia Di Gomma!!!





                                                                                                Faccia Di Gomma

Ray Lovelock
Laura Belli
Anita Strindberg

La colonna sonora, guarda un pò, è di Ennio Morricone (..credo non ci sia bisogno di alcun commento ulteriore).... il motivo principale del film è da sturbo!!!!






Ultime suggestioni:
Guardare negli occhi Giulio Sacchi, è come confrontarsi con la parte più marcia, contattare la Belva e liberarla. Pensare al personaggio di Walter Grandi e al suo messaggio reazionario, al suo significato ancora valido.Perdersi negli occhi dolci e stupidi del personaggio di Jole...






Frase del film:

« Qui sta il genio di Giulio Sacchi. Chi è quel rapitore che si fa consegnare i soldi a casa? Solo io, perché sono un signore! »      Giulio Sacchi


Trailer di Milano Odia:....



   















*************         *************        ************

     Il nostro misterioso paziente sembra soddisfatto, i suoi occhi scintillano. Ho visto i suoi occhi guizzare furiosi,  quando il sangue ha iniziato a sgorgare. E ciò basta, perchè la mia curiosità ,intorno alla vera identità del sig. "Mario Rossi" si plachi e torni a dormire il sonno della giusta.                                                                                          

Nessun commento:

Posta un commento

Commentate, Gente, le visioni avute !!!...
Per meglio interagire col Blog si consiglia di fare click su "Unisciti a questo sito", in alto a destra nella Home page, Grazie.