venerdì 5 settembre 2008

UNA LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA (1971) di Lucio Fulci






"Una Lucertola con la pelle di donna " un titolo evocativo per un film onirico e sempre cangiante..(più come un camaleonte che una lucertola!) .
La storia ruota intorno la mente debole e disturbata di una ricca signora benestante ,della borghesia Londinese (Florinda Bolkan) ,sposata ,in seconde nozze, ad un avvocato di grido, socio d'affari del padre della Donna(Jean Sorel), con una figliastra a carico.
 
I sogni della Bolkan divengono sempre più lascivi e violenti, sogna corpi nudi che le si fanno incontro.sogna di amare safficamente la sua vicina di casa, una giovane Hippie (Silvia Monti) disinibita ed aperta a tutte le esperienze di droga e sessuali che, una Londra appena uscita dagli anni sessanta, le offre.Di contro, nella vita reale la donna soffoca i suoi impulsi sessuali e non va più d'accordo con il proprio marito.. .Le due figure femminili sono opposte :sempre oscura e stralunata, sessualmente frigida, la ricca signora;Sessualmente molto attiva ed aperta ad esperienze psicoattive la giovane.
Quando la ricca e rigida signora sogna di amare e quindi uccidere la sua vicina di casa ,le cose iniziano a precipitare...perchè quell'omicidio sognato è avvenuto realmente!!!.
Non vado oltre per non rovinare la sorpresa a chi guarderà il film ,dopo aver letto questa recensione.
Dal punto di vista registico Fulci è al suo apice. Bella la fotografia;pur avendo usato pochi mezzi economici (come suo solito..un artigiano è un artigiano) per creare gli effetti più gore, i trucchi sono efficaci e piuttosto ben fatti (sopra tutte la scena dei cani nel laboratorio dell'ospedale psichiatrico).
La sceneggiatura non offre debolezze grossolane e i colpi di scena si sussuegono tenendo incollato lo spettatore fino all'ultimo.Tra i personaggi azzeccatissima la figura dell' ispettore Corvin(Stanley Baker),il suo fischiettio sa dare il giusto climax, e il "morriconiano" motivetto ti gira intesta per molto tempo dopo averlo sentito.
Le scene più oniriche, quelle dei sogni allucinati della Bolkan, sono stroboscopiche e ricche di simbolismi.
Venendo alla grandissima Florinda Bolkan: sono rimasto senza parole!!!
L'espressività, lo sguardo triste,l'intensa recitazione ne fanno un mito per quanto riguarda il genere e non solo (ve la ricordate in "Indagine Su un Cittadino al di sopra di ogni sospetto??"),ed è un esempio per tutto il cinema, soprattutto quello moderno.
La colonna sonora ,manco a dirlo, è del gigantesco Ennio Morricone.
Lo stranissimo titolo è in linea con i titoli dei film che andavano per la maggiore nel periodo...."4 mosche di velluto grigio" e "il gatto a nove code" di Argento ,diedero il la al "ThrillerAll'Italiana ", periodo d'oro per il nostro cinema ,dopo il grande successo degli "spaghetti western" in tutto il mondo.
In conclusione il film è bellissimo, non ha perso smalto dopo più di trentanni di vita, ha i giusti ritmi,sa avvincere.
Esorto tutti i miei lettori a vedere "Una Lucertola con la Pelle Di Donna".
Il cinema, soprattutto quello italiano (datato e Non) è un nostro patrimonio culturale importantissimo,conserviamolo nella memoria...anche per che le cose attualmente vanno un po male per il nostro cinema!!!!!!
(redatto il 26 febbraio 2004)
Un Abbraccio Rivoluzionario a tutti.
Max

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