Quando di sabato sera Terenzio the Dragon ed il BellAntonio si presentano alla mia deleddiana magione, carichi di quattro Ichnusa® gelate, formato famiglia, Quando gli Elii partecipano a Sanremo e vincono tutto quello che c'è da vincere di serio, indipendentemente da ciò che vota l'italiano medio tramite il maledettissimo televoto, Quando, all'una di notte, passa su RaiQuattro: Tropa de Elite (Gli squadroni della Morte), il divano verde vomito della sala audiovisivi non può che ingurgitare le nostre membra e la Cinematografia non può che essere Patologica.
Brasile. 1997. Rio De Janeiro. Roberto Nascimento (Wagner Moura) è Capitano del BOPE, la truppa d'assalto più temeraria, integerrima, rispettata, temuta e violenta della nazione. La guerra che si combatte, quella per cui questa Truppa D'elite è nata, è quella, annosa e insolubile, contro i trafficanti di droga all'interno delle favelas, lasciati troppo liberi dai corrotti poliziotti comuni.
Una guerra sanguinosa, dove i metodi di chi dovrebbe portare l'ordine sono i medesimi (in certi casi ancora più efferati) dei creatori di caos che si combattono. Farsi temere dai cattivi, essendo ancora più decisi e sanguinari.
Stressato e stanco di questa vita, alla ricerca di stabilità con la moglie, in attesa di un figlio, Nascimiento vuole lasciare, non prima di aver trovato un sostituto, un uomo con le giuste doti. L'occasione di trovarlo si
crea durante la visita del vecchio Papa Woytila in Brasile, quando, istruito un novello gruppo d'assalto, crede di intravedere gli uomini di cui ha bisogno, in due giovani poliziotti promettenti: l'allievo André Matias (André Ramiro) e l'allievo Neto Gouveira (Caio Junqueira). Due rarissimi poliziotti incorruttibili, alle prese con la lentezza e lo schifo della polizia comune di Rio, stanchi anch'essi di non potere mai incidere sulla vita dei loro concittadini. Matias, di origini umili, cerca il riscatto come poliziotto e all'università dove studia Legge, e dove stringerà rapporti con la bella compagna di corso Maria (Fernanda Machado). Neto è imbevuto di idealismo, impulsivo e coraggioso, impetuoso come la sua giovane età. Il loro addestramento è estremo e farà venire fuori tutte le condraddizioni e difficoltà che un lavoro del genere porta con se... Di contorno e contrasto ci sono i poliziotti corrotti della polizia regolare di Rio, che trovano il loro miglior rappresentante nell'orrido Capitano Fabio (Milhem Cortaz), il quale seguirà i suoi due cadetti nel BOPE....
Matias e Neto |
Capitano Fabio (Milhem Cortaz) |
E' un film in apparenza dalla parte dei poliziotti. Anche se ce li mostra privi di rispetto nei confronti della dignità e della vita umana dei trafficanti, li dipinge comunque come eroi, la voce fuori campo va a mitigare le azioni più brutali, ad addolcirle più che a giustificarle. Come se non ci fosse altra soluzione che essere più merde della merda, per sconfiggere il male. Esemplare in tal senso è la posizione del poliziotto/studente Matias nei confronti dei suoi compagni di studi e della classe media in genere, che reputa complice dei trafficanti in quanto tollerante, se non connivente, poichè (in alcuni casi) consumatrice (saltuaria o meno) di droghe. Tale posizione risulta funzionale alla riuscita del film, ma un tantino reazionaria, nonchè poco rispettosa delle libertà personali (ma questo è solo il mio parere). Le dinamiche della favelas sono ben descritte, anche se non molto approfondite, emerge chiaramente come certa delinquenza faccia leva e prosperi sempre sulle solite omertà, e come sia l'esibizione della forza bruta a dettare legge al loro interno...
Intanto sul divano/platea...
...già ad un quarto di film il Dragone si agita accalorato dall'azione, mentre il sottoscritto ed il BellAntonio (avendo già avuto modo di visionare anni addietro questo capolavoro dell'action, ma non disdegnando manco pe'nniente una seconda visione) sorridiamo obliqui e saputelli...Nella mezzora finale Terenzio diventa incontenibile e dobbiamo sedarlo riempiendo il suo boccale con doppie dosi di doppio malto ghiacciato, riuscendo, a stento, a portarlo indenne verso un finale da applausi.
Josè Padilha voleva fare un documentario ispirato al libro d'inchiesta Elite da Tropa scritto da due poliziotti e da un antropologo. Viste le mille difficoltà, ha presto deciso di virare verso un prodotto di fiction.
Il soggetto della pellicola ne ha da subito beneficiato, grazie anche al lavoro di due sceneggiatori, Mantovani e Rezende, già nominati agli Oscar nel 2004 per City of God -Cidade de Deus (2002) capolavoro del cinema carioca sulla mitologia delinquenziale, guarda caso, delle favelas.
Tropa.. sfoggia un montaggio adrenalinico,veloce e nervoso ed una tecnica registica sapiente, da cineasta moderno. Alcune scelte sembrano rimandare a certi videogiochi di guerra in soggettiva, come Call Of Duty ed epigoni. Violenza a gogo, un ritmo incalzante soprattutto nello splendido finale.
Alcune dinamiche socio-culturali che regnano a Rio e la corruzione di certa polizia, risultano molto simili a quelle che tutte le mafie impongono in certe zone d'Italia...qualcuno l'ha infatti definito un "Gomorra in salsa Carioca"
Edizione Ispanica del Dvd |
Molto bravi i tre attori protagonisti della vicenda. Posti più o meno allo stesso livello di importanza, intrecciano, con le loro vicende, un racconto godibile ad un recitato convincente che cresce mano mano che il film avanza.
Wagner Moura è un Capitano Roberto Nascimento di grande credibilità, sempre in bilico fra l'assoluto rigore del suo ruolo e la fragilità di un uomo stanco di una vita così violenta.
Wagner Moura è il Capitano Roberto Nascimento |
André Ramiro è lo studente/pulotto André Matias figura chiave di tutta la vicenda, il vero tramite fra lo spettatore ed i violentissimi incondivisibili ragazzi della pattuglia scelta che sono i Bope. Anche lui è in bilico tra razionalità ed esplosioni di violenza incontrollata da tempo repressa.
Caio Junqueira è il grintosissimo allievo Neto Gouveira forse il meno efficace attorialmente,anche se il suo personaggio ti rimane dentro.
Caio Junqueira è il grintosissimo allievo Neto Gouveira |
Per la serie "anche l'occhio vuole la sua parte", la quasi esordiente (ai tempi) Fernanda Machado nella parte di Maria !
Fernanda Machado |
Claudio Mendes de Lima detto 'Baiano' (non Ciccio,eh!) |
Grande protagonista è, infine, la città di Rio e le sue favelas. Metropoli viva, pulsante, tentacolare, gioiosa e nello stesso tempo capace di ucciderti con la stessa facilità con cui ti regala un sorriso...
Il fim ha una gustosissima soundtrack tutta portoghese, fatta per lo più di Crossover tra Hard Rock e Rap (a la Rage Against The Machine per intenderci) come Tropa De Elite dei Tihuana o Policia dei Titas, oppure il flow rap di
Nel film c'è anche la famosissima "Rap das Armas" nella sua versione originale, pestata e festaiola, che risulta meno commerciale dell'odioso remix che ha imperversato per un pò nelle nostre discoteche estive e non...
parapappappappaparrapapà...
Curiosità
E' stato il film più costoso della cinematografia Brasiliana con i suoi 4 milioni di dollarozzi... (hanno scucito soldi anche i tipi della Miramax...)Ancora una e poi andiamo....
E' probabile che questo sia stato Il film più piratato al mondo (eccettuando i filmini delle pornodivepercaso di turno... da Pamelona Anderson a Belen), pare infatti che copie pirata circolassero già da una decina di mesi prima dell'uscita ufficiale in sala e che qualche milione di Brasiliano avessa già visto il film prima del tempo. Deve, però, a questa tanto esacrata pratica gran parte del suo successo, ottenuto anche grazie al tam tam della rete e del libero scambio.
Ha forse inciso questo tipo di diffusione sul suo successo?
Gli incassi al botteghino, le vendite e il noleggio DVD , i seguiti non autorizzati (3 semidocumentari sulla violenza nelle favelas con inserti girati con attori e parti completamente amatoriali, che c'entrano poco o nulla con l'originale) e, non ultimo, il trionfo al Festival di Berlino del 2008, stanno lì a dirci il contrario.
A riprova del fatto che se un film vale, non c'è pirateria di sorta che possa bloccare la sua scalata al successo.
Nel 2011 è uscito il seguito ufficiale, intitolato Tropa de Elite 2 - Il nemico è un altro (che il vostro dottorMassis di favela ancora non ha visto..rimedierò,remedierò...)
TRAILER DEL FILM
Frase del film
"Quando torniamo questa uniforme te la togli!
Te la togli! hai capito?
Perchè non meriti di indossarla! Tu non sei un Teschio, Sei una merda!
Mi hai sentito? MI HAI SENTITO!?!
TU SEI UNA MERDA!"
Come al solito ricchissimo post.
RispondiEliminaIl film, però, a me non convinse granchè.
Grande scelta di pellicola!Classico del genere che va ad approfondire in chiave moderna le tematiche impegnate di Jorge Amado.
RispondiEliminaEhi Ford, potremmo sapere il motivo della poca convinzione?
Ora ne ho ricordi offuscati però a me piacque parecchio, una bella mazzata se ci si ferma a riflettere su quanta distanza possa esserci realmente tra fiction e realtà.
RispondiEliminaNon so, ho avuto il dubbio della finta violenza patinata tipica dei film da Festival.
RispondiEliminaMa chissà, magari mi sbaglio. ;)
Ford,la tua motivazione ha a che fare con il commento della Firma...Se applichi il classico coefficente logaritmico Realta/fiction hai dei grossi problemi, con questo film.Nato per essere la messa in visione di un libro denuncia particolareggiato.Se e' vero che la violenza e' quasi patinata, e' dovuto alla volonta' di farne un polizziottesco.Pensa a City of God...Patinato e filmico,certo.Distatnte romanzamente dalla realta'.
RispondiEliminaMa pur sempre bei pugni nello stomaco.
Del resto,anche The Millioner e' 'patinato'.. ;)
Mi amanca...dovrò darci una occhiatina!
RispondiEliminaSignora Beatrice,guardaloguardalo!
EliminaLovely blog you have heere
RispondiElimina