venerdì 18 novembre 2011

CARNAGE (2011) di Roman Polanski



 La colossale figura del responsabile al settore Mainstream e cinema d'Autore si staglia nell'Ufficio comune di Cinematografia Patologica "Massis, Bower and Milvius" . Un incontro formale.
Di fronte l'uomo che gestisce più del 30 per cento delle informazioni utili alla costruzione delle reti neurali artificiali. L'uomo che conosce i più oscuri segreti del palazzo conduttore: Jordan Kubrik, il vero rivale politico e concettuale del Prof.Grampasso su Nuova Avalon.Ha modi spicci ma fondamentalmente bonari, un QI mostruoso lo rende un poco introverso e più a suo agio nel dare ordini. Ci sottopone l'interessante: Carnage di Roman Polanski.
***********               ************         ************



 Quattro mura di una casa, due coppie di premi Oscar precipitati in quattro vite frustrate e comuni, a lottare ,come chi vive la vita reale sa fare, le contraddizioni del secondo dopo secondo.
Due compagni di giochi al parco vengono alle mani, il più grande di loro Zakary  butta giù gli incisivi a Ethan.I suoi genitori Penelope (Jodie Foster) e Michael (John C. Reilly)  ,si incontrano dunque in via chiarificatoria con i genitori di Zakary: Alan (C.Waltz) e Nancy(Kate Winslet).

L'incontro gentile e formale si trasformerà in un massacro psicologico sociale e di costume insieme,
il tutto stando stregonescamente inchiodati in quell'appartamento (mooolto Rosemary's in questo!!!),tra torte disgustose, e un tasso alcoolico che sale insieme alla misantropia, alle nevrosi, agli shock non ancora superati, al bambino dentro che urla pesta i piedi e strepita. Piccoli cortesie, sorrisi falsi, lotta libera psicologica ed in alcuni casi fisica, non sono eslusi i colpi bassi e le armi non convenzionali (come un bel fiotto di vomito!), il tutto nel confortevole ring del salotto di casa. Niente è risparmiato comprese madri e professioni dei protagonisti, prese e rivoltate dal profondo. Una sorta di thriller psicologico, che distrugge le convenzioni del vivere placido, troppo calmo per lo sconquassante edonismo ed egocentrismo di cui ormai siamo permeati.
Attuale, urgente, mai noioso nonostante l'impianto quattro mura-quattro personaggi-quattromilaquattrocento nevrosi.



Mostruoso Roman Polanski, chiaro-scuri artificiali , la luce naturale regola il mood di fondo, di un film piuttosto scuro, completamente da interni. C'è nell'aria come una forza mistica, innaturale, che non permette ai protagonisti di sottrarsi all'inevitabile scontro. Le inquadrature sono come costrette nello spazio angusto, dove riescono a trovare innovazione e nuovi angoli. Trovo inoltre geniale far durare la pellicola più o meno il tempo di uno spettacolo live medio, un'ora e un quarto scarsa, a dare un tempo teatrale anche al minutaggio.
Tratto dall'opera  "Il dio del massacro" di Yasmina Reza, Polansky da al film Un impianto esclusivamente e fortemente teatrale  nella sua messinscena, nello sfruttamento degli spazi per dar loro emotività e sentimento, nella assoluta bravura degli  attori. Mette tutta la sua arte nel far risaltare gli stati d'animo, l'ironia, la caduta delle convenzioni, le esplosioni di rabbia nevroticamente sopita. Verso un finale diverso dalla piece teatrale, ma con la Reza concordato.
Roman Polanski
Jodie Foster e John C. Reilly
C.Waltz e Kate Winslet

Necessari e inestimabili i quattro attori protagonisti:
Christoph Waltz, reduce dal meritatissimo Oscar di Inglorious Bastards, libero di dimostrare tutta la sua potenza recitativa ,un attore capace di recitare con i rumori che fa mentre mangia, potente, espressivo,impassibile, il più in linea con l'atmosfera Polanskiana.
Jodie Foster , un interpretazione matura e solida,da vero pluripremio Oscar, piena di fermezza e fragilità, causa di tutto, si difende dagli attacchi agitando il vessillo del politicamente corretto ma è una Iena, uno specchio impossibilitato e insoddisfatto.
La "titanica" Kate Winslet, cresciuta tantissimo dai tempi del colossal divora record, anche lei con un Oscar in saccoccia per l'intenso The Reader (molto bello) e mezze dozzine di nomination e Golden Globes. Nel film parte passiva e comprensiva, per diventare qualcosa di più velenoso, una volta finito lo spogliarello di ipocrisia.
John C. Reilly ,L'Outsider superbravo  marito premuroso apparentemente, cova un sano disprezzo per le "stronzate buoniste", Necessario nella sua metamorfosi, nel momento più alto della pellicola. "Un figlio di puttana con un brutto carattere", capace di passare dalla tenerezza di un sorriso al ghiaccio di uno sguardo cattivo.

La pellicola è stata presentata alla 68esima mostra del Cinema di Venezia, in concorso.


***

TRAILER di Carnage



Durata totale : 74 minuti




Frase del film:
"Io credo nel dio del massacro. Il dio che governa indiscusso dalla notte dei tempi."
Alan Cowan   starring  Chris. Waltz










***********               ************         ******
 La collaborazione col responsabile J.Kubrik ha fatto luce su almeno tre o quattro nuove connessioni da integrare ai flussi neuronali.Le convenzioni sociali sono un ottima vena da cui attingere conoscenza.
In questo modo è nel palazzo conduttore, in modi che ancora non ci è dato sapere, che tutte le informazioni vengono computate.
Come?Da cosa? In un mese di ricerca ancora non lo abbiamo scoperto. Il prof.Grampasso stesso non ne vuole parlare, dice di non poterne parlare.
  E' amaro dover ammettere che, anche la tecno-utopia di Nuova Avalon ha bisogno di segreti per poter sopravvivere....

Nessun commento:

Posta un commento

Commentate, Gente, le visioni avute !!!...
Per meglio interagire col Blog si consiglia di fare click su "Unisciti a questo sito", in alto a destra nella Home page, Grazie.